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Sanità, Marmo: “Piano Riordino Sanitario come un pacco da ‘prendere e portare a casa’”

19 Settembre, 2016 | scritto da Redazione
Sanità, Marmo: “Piano Riordino Sanitario come un pacco da ‘prendere e portare a casa’”
Attualità
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“Dopo un lungo percorso ad ostacoli ed una ripetuta danza della data di convocazione, con una serie infinita di rinvii, la Commissione Sanità è tornata a riunirsi apparentemente per discutere di emendamenti al Piano di Riordino Sanitario ma sostanzialmente per ‘prendere e portare a casa’ il pacco confezionato con cura dal tandem Emiliano-Gorgoni”, ha dichiarato il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo al termine della riunione della Commissione Sanità. Per intenderci: si convoca la Commissione per un attività di riscontro ad emendamenti presentati nei primi giorni dello scorso mese di Aprile, ma, di grazia, a quale scopo? Se esiste già una valutazione da parte del Ministero della Salute sulle due delibere di giunta in materia di riordino che senso ha valutare oggi degli emendamenti ‘datati’? E’ forse in grado la Regione Puglia di sottoporsi a un nuovo iter modificando le delibere in conseguenza dell’accettazione di alcuni emendamenti? Credo proprio di no! Allora che senso ha questo esame, tardivo e superato, degli emendamenti di Aprile? Avremmo dovuto provvedervi prima, riapprovare in Consiglio la delibera di Riordino (una e buona!) e tutti insieme sostenerla in sede ministeriale.
Ma c’è anche un secondo nodo che merita di essere affrontato, ha detto ancora Marmo. E mi riferisco ad una sorta di ormai palese insofferenza nei confronti dei membri della Commissione Sanità che avrebbero avuto il sacrosanto diritto (come recita lo Statuto!) di ricevere tutta la documentazione richiesta, anche quella relativa a provvedimenti in itinere. Documentazione che nei fatti è stata invece ripetutamente negata, meglio dire secretata dal Governo regionale. Tutto ciò significa inequivocabilmente che i Consiglieri regionali e le Commissioni sono percepiti dal Governo e dalla sua struttura come un inutile orpello, appendici ‘vocianti’ ma senza alcun ruolo o valenza. Quando invece è risaputo che in materia di Pianificazione la competenza sovrana risiede appunto nel Consiglio regionale. In buona sostanza anche oggi abbiamo assistito ad una pantomima del Governo per salvare la faccia e fingere un minimo di condivisione: in realtà il Piano di (dis)Ordine Sanitario è fatto, scontenta tutti e sarà pagato dai cittadini pugliesi”.

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