Oltre 8 milioni di euro sottratti a tassazione e un’evasione dell’Iva per 2 milioni: di questo dovranno rispondere gli amministratori di 5 imprese – quattro di Molfetta, una di Torino – coinvolte in un presunto raggiro sugli abiti da sposa. La frode è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Molfetta durante verifiche che hanno permesso di scoprire la presunta evasione fiscale, attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per quattro annualità: dal 2012 al 2016. Secondo le indagini, tra i meccanismi ricorrenti vi era soprattutto quello legato all’emissione e l’utilizzo di fatture false per la cessione di abiti da sposa da parte di due società, una con sede a Molfetta e l’altra in provincia di Torino, che, prive di mezzi, strutture e lavoratori, si erano rivelate vere e proprie ‘cartiere’, create al solo scopo di emettere fatture per operazioni commerciali in realtà mai avvenute.
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