Tre giorni pieni e intensi quelli che si sono svolti a Giovinazzo dal 2 al 4 settembre per “Everest 2016” il campus che per il quarto anno consecutivo ha riunito i giovani di Forza Italia e del centrodestra nazionale. Un summit dove gli azzurrini del leader Berlusconi hanno ribadito a gran voce la volontà di poter dimostrare le loro capacità politiche senza creare una frattura con i big del partito.
Big che non si sono fatti attendere e che hanno confermato la volontà di fare un passo indietro e di restare comunque uniti, perchè uniti si vince. Dibattiti, incontri sul futuro del centrodestra nazionale e in particolare Pugliese.
Tanti i big scesi in Puglia, a Giovinazzo: Maurizio Gasparri, Renato Brunetta, Giovanni Toti, Antonio Tajani, Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini. Diverse anche le delegazioni di giovani forzisti e amministratori regionali. Il No netto al referendum di riforma costituzionale ha il sapore di una sfida lanciata al premier Matteo Renzi. I giovani rafforzeranno la loro campagna per delegittimare l’esecutivo.
Per Maurizio Gasparri servono idee nuove ma soprattutto competenza. “Proprio in questi giorni vediamo come l’improvvisazione di chi sventolando la bandiera dell’onestà ha conquistato grandi responsabilità, poi dimostra che l’improvvisazione rischia dideludere le aspettative. I giovani devono impegnarsi, prepararsi e seguire un percorso come in tutte le attività umane. La politica, il servizio alla comunità sono la più importante delle azioni che si debbano intraprendere.
Con questa quarta edizione vogliamo coinvolgere i ragazzi, rilanciare il centrodestra, animare il dibattito visto che Renzi ha deluso, i grillini falliscono, se non c’è una proposta nuova, pronta l’Italia rischia di rimanere senza guida”.
Sul referendum, ha poi espressamente dichiarato: “Il referendum sarà l’occasione per bocciare Renzi perchè sono ormai due anni e mezzo che governa e l’economia non cresce. Il raffronto tra i dati fondamentali dell’occupazione e della crescita tra i tempi del centro destra e quelli attuali bocciano clamorosamente Renzi.”
Al campus Everest anche Renato Brunetta: “No, per mandare a casa Renzi, no, per cancellare queste schiforme costituzionali della legge elettorale dell’Italicum, No è anche il catalizzatore e il motore del centrodestra di governo. Centrodestra unito, allargato a tutte le forze e alle risorse che possono farlo vincere e che si riconoscono in questo obiettivo”.
Durante la manifestazione il commissario provinciale FI BAT, Luigi de Mucci, ha letto un messaggio per ricordare le vittime del disastro ferroviario sulla tratta Andria-Corato avvenuto lo scorso 12 luglio.
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