“Torniamo in questa piazza davanti al monumento dei Caduti e alle lapidi che ricordano l’infame violenza nazista contro la nostra gente per adempiere al dovere del ricordo e dell’omaggio ma soprattutto per continuare a riflettere e ad assumere la lezione più profonda che la memoria ci consegna”. Così il sindaco Pasquale Cascella in occasione della cerimonia commemorativa per il 73° anniversario della resistenza civile e militare all’occupazione nazista della città di Barletta alla quale hanno partecipato il vice ministro dell’Interno on. Filippo Bubbico, il prefetto della Provincia Barletta-Andria-Trani Clara Minerva, i sindaci di numerosi Comuni con i rispettivi gonfaloni insigniti di medaglie al valore militare e la merito civile , il consigliere regionale Ruggiero Mennea, la presidente del Consiglio Comunale Carmela Peschechera, autorità civili e militari e le rappresentanze delle associazioni combattentistiche.
La mattinata ha avuto inizio con gli onori militari ai soldati caduti nel settembre 1943 a cui è seguita la celebrazione, a cura del Comando della Polizia Locale, del rito religioso nella chiesa di Santa Maria della Vittoria. Nel pomeriggio, da Palazzo di Città ha sfilato un corteo verso il monumento ai Caduti di tutte le guerre e al bassorilievo in memoria dei vigili urbani e delle vittime della rappresaglia nazista.
“Furono giornate tristi, drammatiche, cruente, quelle dell’undici e del dodici settembre 1943 a Barletta – ha affermato il sindaco nel suo discorso – ma tutto era iniziato l’otto settembre, quando il paese fu lasciato allo sbando dai vertici istituzionali e militari e calò la notte della Patria. Barletta, allora, cercò la luce, per difendere la patria contro gli uomini della feroce Divisione paracadutisti che il Generalmaresciallo Kesserling aveva fatto scendere dalla Murgia per disarmare la guarnigione militare della città e costituire un fronte contro gli alleati con cui l’Italia aveva appena sottoscritto l’armistizio. Qui i militari e i cittadini seppero da che parte stare, seppero onorare lo spirito nazionale. I tedeschi incontrarono subito una resistenza che fu all’epoca definita ‘temeraria’ e una logica abbietta volle punire mettendo la città a ferro e a fuoco. Quelle giornate su questa terra, che già tanto sangue aveva versato nella prima guerra mondiale per l’unità nazionale, hanno storicamente segnato l’inizio della Resistenza nazionale e contribuito a forgiare i valori poi raccolti nella Costituzione repubblicana a cui anche una donna nata a Barletta – Vittoria Titomanlio – ha partecipato. In quei principi fondamentali possiamo ritrovare l’esempio di Addolorata Sardella e Lucia Corposanto che non ebbero paura di sfidare la ferocia tedesca pur di salvare la vita a un vigile urbano finito schiacciato dai corpi dei suoi compagni uccisi. Così vogliamo ricordarle le nostre donne nel 70° del voto universale, una conquista di civiltà e di democrazia per tutti. Così ritroviamo un riferimento sicuro per reagire al terrore, alla paura, allo smarrimento di questi giorni, e ritrovare le energie, la volontà necessaria per ricercare le vie giuste di fronte alle emergenze che, in tempi di globalizzazione, invertono le frontiere e arrivano fin dentro le nostre città. Vogliono così trasmetterle alle nuove generazioni lo spirito di unità in cui questa città riconosce la propria storia”.
Nel ribadire l’importanza della memoria che deve aiutare a mettere in pratica gli insegnamenti del passato per evitare errori nel presente, l’onorevole Bubbico ha tenuto a sottolineare la centralità del ruolo delle forze dell’ordine e, in particolare, dei vigili urbani, che proprio in quel 12 settembre di 73 anni fa persero la vita: “Il sacrifico delle dodici vittime – ha detto – affinché venisse posta fine all’invasione straniera, alla prepotenza, a tutela della democrazia, deve guidarci nelle azioni che oggi dobbiamo compiere. Una delle conquiste più importanti dopo la guerra è stata la costituzione dell’Unione Europea, quell’Unione che ha garantito pace e prosperità per decenni e che noi oggi dobbiamo saper rilanciare e valorizzare per superare le difficoltà del presente per riprendere un cammino di speranza in grado di offrire ai nostri ragazzi una prospettiva di sicurezza e prosperità nelle nostre città e nei nostri territori. Il Mezzogiorno d’Italia è stato abbastanza maltrattato. Il ricordo di Barletta serve anche a restitutrici l’orgoglio di aver contribuito con il sacrificio di tanti uomini alla Costituzione della Repubblica ricordando le capacità che il popolo meridionale sa mettere in campo. Ridare fiducia e rimettere insieme una comunità che vuole mobilitarsi non solo per rendere omaggio alle vittime e alla memoria, consente di guardare con maggiore fiducia al futuro perché si possano superare le difficoltà che abbiamo di fronte: questo è l’impegno da assumere affinché la pace possa essere sostenuta dal benessere che deve essere realizzato a beneficio della collettività”.
A conclusione del momento celebrativo, il viceministro Bubbico, insieme al prefetto, al sindaco e al consigliere Mennea, si sono recati allo stadio comunale “Lello Simeone” per condividere il ricordo della “Freccia del Sud” in occasione del Mennea Day dove le atlete Veronica Inglese, Loredana Spera e Paola Piazzolla, testimonial d’eccezione della manifestazione, insieme ai tanti ragazzi impegnati nelle gare, hanno raggiunto nuovo traguardo per contribuire a diffondere anche tra le nuove generazioni la memoria delle straordinarie imprese di Mennea e i valori a cui aveva dedicato la vita.
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