Nei giorni scorsi, a Barletta, la Polizia di Stato, durante un servizio finalizzato al contrasto del fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, ha deferito all’Autorità Giudiziaria due uomini di 31 e 29 anni, transessuali, ritenuti responsabili dei reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; solo il 29enne è stato anche segnalato all’Autorità Amministrativa per possesso di sostanza stupefacente.
Di seguito ad attività info-investigativa personale del Commissariato di Barletta ha organizzato un servizio appostamento durante il quale ha notato un giovane che, dopo un breve colloquio telefonico, entrava in un’abitazione, uscendovi dopo circa venti minuti.
All’uscita, fermato dai poliziotti, l’uomo ha riferito che, dopo aver contattato una utenza telefonica ricavata da un sito di incontri, si è recato sul posto dove è stato accolto da una donna con cui ha consumato un rapporto sessuale. Subito dopo, i poliziotti hanno effettuato un controllo all’interno dell’ abitazione indicata, identificando due persone dedite alla prostituzione, di cittadinanza brasiliana, prive di visto di ingresso e di permesso di soggiorno sul territorio nazionale, successivamente identificate per una donna di anni 28 ed un uomo (transessuale) di anni 29.
Durante il controllo, gli Agenti hanno rinvenuto gr. 0.9 di sostanza stupefacente nella disponibilità del transessuale, immediatamente segnalato all’Autorità Amministrativa per il possesso della stessa. Sono stati inoltre rinvenuti diversi telefoni cellulari, un numero considerevole di scatole di profilattici, la somma in contanti di € 805 ed un lettore di banconote ad ultravioletti. Da immediate indagini gli investigatori hanno appurato che l’immobile, di proprietà di un cittadino barlettano, era stato ceduto con regolare contratto in locazione ad un cittadino brasiliano, anche questo transessuale di anni 31, attualmente a Como, deferito all’Autorita’ Giudiziaria per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Per gli occupanti della casa di appuntamento, il Prefetto di Barletta ha emesso un provvedimento di espulsione con contestuale Ordine del Questore di Bari a lasciare il territorio nazionale, mentre l’appartamento è stato posto sotto sequestro preventivo.
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