In due avevano riposto l’intera refurtiva in alcune cassette, per un totale di 300 kg di uva da tavola, per poi caricarla all’interno di una Fiat Panda, a sua volta provento di un furto perpetrato in Andria nel luglio scorso. L’altra notte ad Andria, però, la loro fuga alla vista di una gazzella della Radiomobile è stata del tutto inutile e uno dei due è finito in manette.
In particolare, i militari, nel corso di un servizio perlustrativo di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione ed alla repressione dei reati predatori, si erano avveduti della Fiat Panda “appesantita” che circolava in via Vecchia Barletta. Intimato l’ALT, di tutta risposta, il conducente accelerava, invertendo pericolosamente ed improvvisamente la marcia, facendo scaturire un rocambolesco inseguimento, protrattosi per le vie cittadine e che si interrompeva solo in aperta campagna. A quel punto dalla macchina scappavano due soggetti, uno dei quali riusciva a dileguarsi approfittando dell’oscurità della notte e della fitta vegetazione, l’altro, invece, D.P.F., andriese 43enne, già censurato per analoghi reati, veniva bloccato al termine di capillari ricerche e arrestato.
Gli accertamenti compiuti consentivano di stabilire che l’auto era stata rubata proprio ad Andria nel luglio scorso e, al termine delle attività, è stata restituita al legittimo proprietario. Più laboriosa, invece, è stata la trafila investigativa per risalire al proprietario dei tre quintali di uva da tavola: provenivano da un vigneto di Barletta, contrada Piscinella e, rintracciato l’avente diritto, gli veniva restituito il maltolto.
D.P.F. veniva quindi tratto in arresto con l’accusa di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale ed associato presso la Casa Circondariale di Trani.
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