Un viaggio introspettivo che ha lasciato tutto il pubblico incantato dalla maestria teatrale dell’attore andriese Michele Sinisi, il quale ha portato in scena il suo “Amleto” rivisitato e reintrodotto seguendo il testo scespiriano della storia che tutti noi già conosciamo.
Sul palcoscenico allestito all’interno dello chapiteau della piazza principale della città, l’attore ha interpretato l’Amleto in un lungo soliloquio (come lo è l’intera opera di Shakespeare, ndr), affrontando fatti e ricordi in completa solitudine, costretto a prendere decisioni e a contenere nella sua testa la memoria, a tratti fastidiosa, di tutti i suoi personaggi: Ofelia, la madre Gertrude, Re Claudio, Laerte, Polonio e l’attore della compagnia girovaga.
Tutti assenti, però. Al loro posto delle sedie, ciascuna con il proprio nome, le uniche testimoni della sua esperienza. Amleto è un uomo chiuso nella sua stanza, con i ricordi e gli assilli, dai quali cerca di liberarsi ma che non riesce a sostenere.
L’intensa performance artistica di Sinisi, ha dimostrato ancora una volta al suo pubblico, il suo notevole talento ed energia.
di Damiana Dorotea Sgaramella
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