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Andria – Diocesi: Un’ Italia sempre più povera

9 Settembre, 2016 | scritto da alessia paradiso
Andria – Diocesi: Un’ Italia sempre più povera
Economia
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Lo scenario descritto dal rapporto ISTAT sulla povertà in Italia nel 2015, pubblicato lo scorso 14 luglio, racconta di un’Italia sempre più povera: sono un milione e 582mila le famiglie e 4 milioni e 598mila le persone che vivono in condizioni di povertà assoluta.

Analizzando più nel dettaglio quello che è stato definito il dato più alto dal 2005, emerge chiaramente che l’impatto della povertà assoluta non è lo stesso su tutta la popolazione coinvolta ma dipende da diversi fattori, quali la zona geografica di appartenenza, il numero di persone del nucleo familiare e il titolo di studio.

Il fenomeno, ad esempio, è più diffuso al Sud, dove sono 744mila le famiglie in stato di povertà assoluta, e nei nuclei familiari con più di cinque componenti.

Anche nella nostra Città, nel corso dell’anno 2015, sono cresciute vertiginosamente le segnalazioni giunte al centro d’ascolto della Casa di Accoglienza “S. Maria Goretti” da parte di famiglie andriesi in difficoltà.

Le famiglie che hanno usufruito dei diversi servizi hanno chiesto sostegno morale e materiale che si concretizza nel sacchetto viveri per adulti e neonati, distribuzione indumenti, pasto caldo a domicilio quotidiano, aiuti economici, ricerca lavorativa, consulenza legale, assistenza sanitaria, orientamento e accompagnamento presso i vari servizi territoriali.

In linea con i dati nazionali, le situazioni più critiche riguardano oltre che gli anziani, coloro che percepiscono la cosiddetta pensione sociale, anche le famiglie monoreddito con più figli a carico, operai edili, artigiani ed in ultimo a queste categorie si aggiungono quella dei piccoli-medi imprenditori e dei liberi professionisti con piccoli studi.

Nel 2015 si sono rivolti mensilmente a Casa Accoglienza circa 840 cittadini, di cui 720 residenti e 120 migranti, e sono stati erogati circa 24.000 pasti al mese, di cui 18.000 pasti caldi a domicilio solo per residenti e famiglie.

Per comprendere la crescita vertiginosa del fenomeno, basti pensare che nell’anno 2010 sono stati erogati 114.127 pasti, mentre nel 2015 lo stesso dato si è quasi triplicato, arrivando a raggiungere 311.688 pasti annui; a questi si aggiungano poi gli oltre 20.000 sacchetti viveri, contenenti beni di prima necessità, distribuiti nel 2015 solo ai residenti, a fronte dei 7.000 del 2010.

 

 

ALCUNI DATI DEI SERVIZI OFFERTI NELL’ANNO 2015

CENTRO DI ASCOLTO

E SERVIZIO ACCOGLIENZA MIGRATI

/ 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Migranti 1.776 2.345 2.331 1.631 1.542 1.415
Italiani 2.220 3.121 4.782 6.282 7.554 8.689
TOTALE 3.996 5.466 7.113 7.913 9.096 10.104

 

MENSA DELLA CARITÀ E PASTI CALDI A DOMICILIO

 

  2010 2011 2012 2013 2014 2015
Colazione per migrati e residenti 14.735 22.396 28.244 / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / /
Pranzo solo per residenti 2.106 2.654 3.011 3.381 3.876 4.656
Pasto Caldo a “domicilio” solo per i residenti e famiglie 60.942 88.475 116.417 158.882 182.724 219.276
Cena per migrati e residenti 36.344 53.594 69.746 71.239 78.360 87.756
TOTALE 114.127 167.119 217.418 233.502 264.960 311.688

 

 

SERVIZIO SACCHETTI VIVERI

/ 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Adulti 7.164 10.588 10.961 14.798 17.016 20.424
Neonati 1.164 1.455 1.748 2.360 2.700 3.240

 

Da questi numeri si evince chiaramente che le difficoltà, connesse ai servizi offerti, riguardano prevalentemente i cittadini italiani residenti nella nostra città.

Una situazione che dovrebbe far riflettere soprattutto coloro che negli ultimi anni hanno affrontato superficialmente la questione, cercando il capo espiatorio su cui far ricadere le responsabilità rispetto alle mancate risorse a disposizione utilizzate. Una divisione tra poveri di serie a e di serie b che allontana ulteriormente le persone e danneggia quella catena di solidarietà che oggi risulta essere lo strumento più importante per la nostra comunità cittadina.

 

Solo attraverso l’aiuto reciproco e l’ascolto attivo si può conoscere bene un problema, comprenderne le sue complesse sfaccettature e saperlo affrontare con gli strumenti opportuni.

 

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