“Le insinuazioni dei componenti del gruppo Cor sulle dinamiche di svolgimento della rassegna Fuori Museo, evidentemente retaggio di un modo di fare politica di precedenti classi dirigenti, sono tutte da rispedire al mittente”. Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, risponde punto su punto all’interrogazione del gruppo consiliare tranese.
“Gli eventi organizzati dalla Fondazione Seca hanno visto e vedono la partecipazione di artisti di fama nazionale ed internazionale, per un totale di 10 serate. La Fondazione ha inteso garantire 4 eventi completamente gratuiti ed aperti al pubblico, tutti con posti a sedere. La Giunta comunale, ritenuta meritevole l’iniziativa, ai sensi dell’apposito regolamento, ha autorizzato i promotori dell’iniziativa ad utilizzare lo stemma della Città di Trani ed ha espresso il proprio indirizzo al dirigente dell’ufficio cultura affinché lo stesso provvedesse, compatibilmente con quanto previsto dal Tuel, i seguenti vantaggi economici: occupazione del suolo pubblico delle piazze indicate nel programma, con inibizione del traffico veicolare e pedonale e transennatura delle piazze indicate e indicazioni viarie di deviazione (vantaggi economici indiretti garantiti per la quasi totalità delle manifestazioni turistiche e culturali che si sono tenute sul territorio comunale, sia nel corrente anno che nelle pregresse annualità); fornitura di energia elettrica per palchi ed illuminazione degli eventi. Quest’ultimo vantaggio economico non è stato più attribuito in quanto la Fondazione ha provveduto autonomamente. Alla Fondazione è stato concesso il rimborso di una spesa non superiore a complessivi 20.000 euro per la fornitura ed installazione dei palchi a fronte di una spesa preventivabile di 37.000 euro (oltre IVA). Quanto scritto è documentabile agli atti. La spesa dell’Ente, in sostanza, è consistita in 2.000 euro per ogni evento, di cui 4 completamente gratuiti e con non meno di 1500 posti a sedere l’una”.
“In nessun caso ed in nessun atto amministrativo – prosegue il sindaco – è stata concordata una tariffa particolare per gli spettacoli, fermo restando che la stessa rassegna ha registrato, con nostra immensa soddisfazione, momenti di promozione tariffaria che potranno essere direttamente acquisiti, verificati e dettagliati dal soggetto privato organizzatore. Quanto al rilascio di biglietti gratuiti per le manifestazioni, possiamo ribadire che nessun omaggio è stato concesso ad amministratori e consiglieri comunali. Volendo sdrammatizzare, mi verrebbe da pensare che sia stato proprio questo atteggiamento a indurre gli esponenti di Cor ad un attacco così forte e diretto nei confronti della rassegna, visto che proprio un esponente di questo movimento ha avuto modo, sui social, di lamentarsi pubblicamente del mancato invito ad un evento. So benissimo che così non è, ma, francamente, non riesco a comprendere il senso di questo attacco sul nulla. Spiace evidenziare come questa campagna di stampa denigratoria vada a colpire, ed anche pesantemente, un soggetto come la Fondazione Seca a cui tutti noi tranesi dovremmo dir grazie per l’imponente investimento cui si è fatta carico, offrendo alla comunità eventi di altissimo livello e di rilievo sovranazionale. La politica del pettegolezzo e del sospetto siamo certi che non riuscirà ad infangare il nome di chi ha deciso di investire a Trani e per Trani. La manifestazione, per il numero delle presenze anche non tranesi sul territorio, si è dimostrata atta a divenire punto di riferimento dell’Estate tranese ed autentico attrattore sotto il profilo turistico per l’intera città di Trani”.
“Il gruppo Cor – conclude il sindaco – dovrebbe dunque riflettere, e molto, su come siano cambiati, ed in meglio, i tempi. In passato si è arrivati persino a far pagare alle municipalizzate, oggi agonizzanti, fior di quattrini per sontuosi cartelloni estivi. Adesso, grazie al connubio tra pubblico e privato e ad un pizzico di oculatezza e di attenzione negli investimenti, si è riusciti a garantire una programmazione di assoluto livello e con costi assolutamente contenuti rispetto alle somme pazzesche che si era soliti utilizzare”.
Send this to a friend