Veronica Granatiero e l’orchestra Suoni del sud hanno saputo farsi apprezzare subito dal pubblico numerose che domenica sera ha partecipato ad un altro appuntamento di “Fuori Museo”, la rassegna dell’estate tranese organizzata dalla Fondazione SECA del cav. Natale Pagano e di Isabella Cicolella. Sul palco Veronica Granatiero ha omaggiato nel migliore dei modi Mina, la tigre di Cremona aprendo il concerto con “Un’estate fa”, per poi proseguire con “Volami nel cuore”, “Io e te da soli” e “La mente torna”. Ad accompagnare la Granatiero, i maestri di Suoni del sud che con la loro musica hanno incantato la piazza della Cattedrale, sempre attenta e imperiosa alle spalle del palco. Tutti pugliesi i componenti, foggiani precisamente.
Tanti i brani di Mina proposti e sempre in maniera impeccabile. Mai una sbavatura, nessuna imperfezione. Si prosegue senza sosta ed ecco che arrivano “Non gioco più”, “E poi” e un emozionante medley targato anni “60 e ancora “Parole, parole, “Grande grande grande”, “Ancora”. Una voce meravigliosa quella della Granatiero che non ha fatto rimpiangere Mina solo per il fatto che sul palco non c’era fisicamente. Del resto la sua voce da soprano ben si addice alla vocalità di Mina. E’ comunque la musica a primeggiare che nella scaletta non segue un ordine cronologico. Si passa da “Portati via”, ad “Anche un uomo”.
Archi e fiati ben si sposano con il testo delle canzoni eseguite, specie con “Amor mio”, “Se telefonando” e in chiusura di spettacolo, il bis di “Insieme” e “Oggi sono io”.
Prima del concerto, a salire sul palco è stato “My natural dream”, un progetto di Mario Giordanella ed Emilio Ricci con un film e una sfilata di moda, mista a musica e recitazione. Chiaro e forte il messaggio e l’invito al rispetto della natura. Gli abiti in passerella tutti rigorosamente ecologici, in fibra di legno. A sfilare anche l’intimo che ha suscitato sterili polemiche.
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