Ad un mese esatto dallo scontro dei treni avvenuto il 12 luglio scorso sulla tratta ferroviaria della Bari nord, il sindaco Massimo Mazzilli ha incontrato, a Palazzo di Città, le famiglie delle vittime e i feriti dell’immane tragedia costata la vita a 23 persone. Corato lo scorso 12 luglio ha pianto per la scomparsa di due concittadini, il macchinista Luciano Caterino di 37 anni definito da molti come un uomo dall’animo gentile e raffinato, e Francesco Ludovico Tedone, il giovane studente di 17 anni che amava i videogiochi e i cartoni animati giapponesi.
Il sindaco ha voluto organizzare questo incontro non solo nel giorno della ricorrenza dell’incidente ma anche alla stessa ora.
“Io tengo molto al rapporto umano e al calore che le comunità devono esprimere poi ci sono altre vicende, ha dichiarato il sindaco. Ci sono le vicende giudiziarie, ci sono le vicende dell’accertamento delle responsabilità. Però quello che non si deve mai perdere di vista è il rapporto umani e le vicende umane che sono scaturite da questa tragedia, perchè da quei pochi secondi in cui tutto si è consumato irrimediabilmente è stata trasformata la vita di chi l’ha persa e di chi invece e sopravvissuto e i familiari delle vittime. Non doveva andare così. Non dovevano servire tante vittime per far muovere la messa in sicurezza dei treni. Deve servire da monito anche per noi amministratori e pensare che quando si amministra bisogna pensare al bene collettivo mettendo da parte altro genere di valutazioni”.
Il sindaco ha visto una grande sensibilità nei ragazzi che hanno maturato un’esperienza diversa. “Qualcuno – ha concluso – per spirito di servizio è andato a scuola e non si è più ritirato”.
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