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Andria – Conservatori e Riformisti: “Ai terremotati le indennità di consiglieri e amministratori”

27 Agosto, 2016 | scritto da Redazione
Andria – Conservatori e Riformisti: “Ai terremotati le indennità di consiglieri e amministratori”
Attualità
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Gettoni di presenza dei consiglieri comunali e metà delle indennità di Sindaco e Assessori ai terremotati del Centro Italia. È la proposta contenuta in un Ordine del Giorno che il gruppo consiliare dei Conservatori e Riformisti di Andria (Francesco Lullo, Giovanna Bruno e Davide Falcetta) ha depositato questa mattina al protocollo dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale.

Il capogruppo, Francesco Lullo, ne illustra il contenuto nel dettaglio: «Chiediamo a tutti i consiglieri comunali e agli amministratori di rinunciare agli emolumenti relativi ai mesi di settembre e ottobre prossimi per aderire all’iniziativa lanciata dall’Anci per coordinare e raccordare la gara di solidarietà avviata da numerosi Comuni in favore delle popolazioni così tragicamente colpite dal sisma del 24 agosto scorso. La nostra iniziativa va nella direzione di testimoniare concretamente il principio solidaristico e umanitario che contraddistingue e informa l’azione politico-istituzionale dell’Amministrazione comunale in carica. Confidiamo nella sensibilità di tutte le forze presenti in Consiglio e, soprattutto, nella generosità di ciascun consigliere e di ogni amministratore».

L’approvazione dell’odg autorizzerà il Dirigente del Settore Risorse Finanziarie a trattenere gli importi corrispondenti e a versarli subito sul conto aperto dall’Anci per la causale “Emergenza terremoto Centro Italia”, «indipendentemente dalle modalità e dai tempi della effettiva liquidazione dei gettoni e delle indennità di funzione».

«Non possiamo dimenticare – conclude Lullo – che, non troppe settimane addietro, proprio Andria e gli andriesi sono stati oggetto della solidarietà di tutta Italia, a seguito del tragico incidente ferroviario del 12 luglio scorso. Per soccorrere le vittime del terremoto, cittadini e associazioni si sono già mobilitate: credo che anche la politica abbia il dovere di ricambiare in maniera tangibile gli attestati morali e materiali ricevuti in quella triste circostanza».

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