L’anno 2015 è stato un anno eccezionale per il “Colosseo del Medioevo”, cioè per Castel del Monte.
Un anno da primato! Il Ministero ha registrato esattamente 251.424 visitatori, 21,5% in più rispetto agli anni precedenti. Al secondo posto c’è l’anno 2011 con un numero complessivo di visitatori di 205.226, con una percentuale di +11,72%. Sono numeri eccezionali. È come se la città di Bari si spostasse tutta intera a Castel del Monte! Il nostro bel maniero affascina, attrae, richiama a sé, incuriosisce tutti; storici, intellettuali, attori, registi, scrittori, pittori, architetti, ingegneri, ma anche gente normale, comune, di media e bassa cultura.
Ma una domanda me la pongo ogni estate che sopraggiunge: come mai di questi 251.424 visitatori solo pochissimi sono arrivati in Andria, la città federiciana per antonomasia? Andria è la città che ospita nella cripta della sua magnifica Cattedrale romanica le spoglie mortali di due delle mogli del grande imperatore svevo (Jolanda di Brienne e Isabella d’Inghilterra).
La verità è che la nostra città non rientra a pieno titolo nel circuito turistico nazionale e/o internazionale. C’è qualcosa di strano e perverso in questo. Castel del Monte, patrimonio mondiale dell’UNESCO, dovrebbe dare ad Andria notorietà e ricchezza, lavoro e benessere, invece no.
È compito fondamentale di chi ci amministra smuovere tutti gli ostacoli, gli impedimenti, tutte le pedine necessarie per attrarre i turisti nella nostra città. Non è certamente la prima volta che si denuncia questa situazione. Probabilmente non sarà neanche l’ultima. Ma fino a quando assistiamo all’amaro spettacolo del gran flusso di nostri concittadini che vanno a Castel del Monte e non allo spettacolo opposto dei turisti, italiani e stranieri, che scendono in Andria percorrendo la SS170, è un fallimento! Non ripeto qui le mille carenze in materia di ospitalità, di accoglienza, di formazione e informazioni di Andria – Castel del Monte. Lo ha fatto, detto e ripetuto con dovizia di particolari il prof. Michele Palumbo nei suoi frequentatissimi articoli pubblicati su La Gazzetta del Mezzogiorno.
Io continuo a sognare un Andria che si arricchisca grazie al più bel regalo che il Puer Apuliae ci ha riservato: il “Colosseo del Medioevo” (come lo definì Demetrio Salazaro, ispettore della Pinacoteca Nazionale di Napoli nel 1870).
Prof. Riccardo Suriano
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