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Trani – Nel mezzo del cammin di nostra vita…

23 Luglio, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Nel mezzo del cammin di nostra vita…
Cultura
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Nel mezzo del cammin di nostra vita…

sono i versi di Dante letti all’imbrunire in alcuni dei luoghi piu suggestivi di Trani. Sono i primi versi dell’Inferno della Divina Commedia che hanno aperto ufficialmente la tre giorni  di diffusione dell’opera del sommo vate che quest’anno festeggia il suo 750esimo compleanno. Dal 19 al 23 luglio a Trani in tre luoghi suggestivi della città, più di 450 cantori hanno letto le tre cantiche del poema: l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso.

L’evento dal titolo “Matera incanta Dante a Trani” è nato nella vicina Matera ed è stato  promosso dal Club Unesco rappresentato da Stefania De Toma e dalla sua instancabile fame di cultura. A Trani la manifestazione si è avvalsa della collaborazione dell’Assessorato alla cultura, il patrocinio della Società italiana Dante Alighieri ed il sostegno di partner privati come Tenuta Donna Lavinia e Artingraph.

Per la lettura dell’Inferno è stata scelta la piazza del Castello svevo che tra i cantori ha visto anche la presenza dell’Assessore alla cultura del Comune di Trani Grazia Di Staso. Per il Purgatorio, la cassa armonica situata nella villa comunale e per il Paradiso la suggestiva piazza della Cattedrale. Qui tra le curiosità, anche la lettura di alcuni versi da parte di una coppia che si era appena sposata e della preghiera alla Vergine da parte di due gemelle non vedenti che hanno letto in braille e la traduzione nel linguaggio dei segni del primi e degli ultimi canti.

“Tutti hanno avuto la possibilità di leggere i versi del poema, i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, pensionati, casalinghe, professionisti, proprio come voleva Dante, ha detto Stefania De Toma del Club Unesco di Matera e referente su Trani. Per questo abbiamo scelto la Divina Commedia, Dante scrive in volgare per poter consentire l’accesso  alla poesia e alla letteratura non solo all’elite che parlava in latino, ma anche “ai fabbri e alle lavandaie” come diceva Dante. Il Poeta fiorentino 750 anni fa diceva che la letteratura illumina le menti, infervora i cuori e induce in libertà. E’ un’opera che vuole abbattere le barriere. E’ la matrice della rinascita di Matera, da Inferno a Paradiso di capitale della cultura attraverso la cultura e gli intellettuali che l’hanno attraversata”.

L’evento rientra nel 750esimo anniversario della nascita di Dante Alighieri

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