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Trani – Il maestro Piovani e la “Musica pericolosa”

29 Luglio, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Il maestro Piovani e la “Musica pericolosa”
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“La musica è pericolosa”, lo diceva Federico Fellini perchè la musica lo commuoveva e al tempo stesso lo disturbava durante il suo lavoro. Ha esordito così il maestro Nicola Piovani salendo sul palco della rassegna estiva Fuori Museo della Fondazione SECA allestito nella suggestiva piazza Duomo sotto la Cattedrale.

Prima di dare spazio alla musica, ha raccontato delle sue lunghissime sedute al pianoforte con il regista Fellini. a riecheggiare sono le colonne sonore dei film che lo hanno ispirato, Ginger e Fred,  Fellini e Mario Monicelli con Speriamo che sia femmina e Il marchese del grillo.

“La musica è ammaliatrice, convincente perchè viene dall’anima, è sentimento”, dichiara il maestro Piovani. E racconta il mito del musico divino Orfeo che giunto nell’isola delle sirene, con le armi della cetra e del canto  riuscì a sconfiggere le affascinanti figlie dell’Oceano. Una introduzione per dare spazio alle musiche ispirate alla mitologia greca come il Minotauro.

Ci sono anche i ricordi tra le composizioni del maestro: le bande che lo riportano alla festa di paese, al sentimento che suscitavano nella gente. “Del resto, dice Piovani, l’arrivo della banda preannuncia l’apertura della festa patronale”. Ed è proprio questo sentimento che ha voluto riproporre e suscitare con le composizioni ispirate alle bande musicali. Ricordiamo che il padre di Piovani suonava la tromba nella banda del paese. Poi la musica acquista vigore con  Mazurka op.17, no.4, omaggio a Fryderick  Chopin, e le musiche da cinema di Bigas Luna e Saverio Costanzo. E, mentre le dita premono sui tasti del pianoforte, a scorrere, su un gigantesco pannello bianco che fa da sfondo al palco, sono le immagini tratte dai film delle colonne sonore.

Applausi per il premio Oscar, quando le note sono quelle di  “Quanto t’ho amato” interpretato da Benigni e testi di Cerami. E ancora Cerami cantata da Marcello Matroianni e Bombarolo di Fabrizio De Andrè  la cui storia è legata a tre suore di Ivrea che suonando le campane ispirarono la melodia. A chiudere il quarto evento di Fuori Museo è la storica “La vita è bella” interpretato da Benigni. Bis per  Tutto Benigni e Quanto t’ho amato. Uno spettacolo nello spettacolo.

Il prossimo evento è datato 3 agosto n piazza Duomo con Renzo Arbore e l’Orchestra italiana (ingresso a pagamento), mentre il 6 agosto concerto di Malika Ayane (ingresso a pagamento) e il 12 agosto con “Sud”, spettacolo dell’attore e regista Sergio Rubini (ingresso a pagamento). Il 21 agosto c’è l’orchestra Suoni del sud, con la voce del soprano Veronica Granatiero, con un tributo a Mina (ingresso libero).

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