Continua la rassegna estiva tranese con il quarto appuntamento della stagione, giovedì 28 luglio. Ad esibirsi nella splendida piazza Duomo, questa volta, sarà il maestro e compositore Nicola Piovani con il suo “La musica è pericolosa” aperto dallo spettacolo “My natural dream” del regista Mauro Giordanella. Da Parlami d’amore Mariù, accompagnando con le note Vittorio De Sica, nelle serate cabaret, per guadagnarsi da vivere, all’Oscar per la migliore colonna sonora con La vita è Bella, passando per i fratelli Taviani, Federico Fellini, Giuseppe Tornatore, Mario Monicelli. Dal cinema al teatro musicale, alle musiche di scena, siglando spettacoli per Vittorio Gassman, Carlo Cecchi, Luca De Filippo. Firma due album con Fabrizio De Andrè, scrive per il tour Tuttobenigni che include la celebre Quanto t’ho amato insieme a Beautiful that way.
Nel 2013 viene pubblicato “Piovani cantabile”, ovvero canzoni composte da lui per grandi voci come Fiorella Mannoia, Jovanotti, Giorgia, De Gregori e molti altri ancora. Tanti i premi ed i riconoscimenti per un grande compositore che, giovedì 28 luglio suonerà e farà emozionare il pubblico presente nella indiscutibilmente bella ed unica Piazza Duomo a Trani. Il concerto del maestro Piovani è inserito nel tabellone estivo della rassegna Fuori Museo, voluta ed organizzata dalla Fondazione SECA. Quello con Piovani sarà il quarto dei dieci appuntamenti in programma, dopo Matthew Lee, Alberto Radius e, lo scorso venerdì, Teo Teocoli.
“La musica è pericolosa”,così intitolato il suo concerto (spettacolo a pagamento), è un racconto musicale nel quale Piovani illustra al pubblico il senso del suo percorso. Con Piovani si chiude in note e magia un luglio ricco di proposte per tutti.
Ma la serata si preannuncia un evento nell’evento. Uno spettacolo nello spettacolo perché, ad aprire il concerto del grande compositore, sarà il regista EMauro Giordanella con “My natural dream”, un momento dedicato all’ambiente, alla Terra, alla difesa del nostro pianeta attraverso una rappresentazione che valorizza le materie prime, quali la fibra di legno, ad esempio. Una rivoluzione nel settore tessile che sembra tanto lontano dai problemi ambientali e che, invece, in termini di produzione e consumi, può fare molto.
Send this to a friend