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Scontro ferroviario – Tra corruzione e inattuazione investimenti

25 Luglio, 2016 | scritto da alessia paradiso
Scontro ferroviario – Tra corruzione e inattuazione investimenti
Attualità
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L’ex Segretario generale del Comune di Andria Vito Michele Ruggieri, sulla problematica delle privatizzazioni dei servizi pubblici degli enti locali e correlazione con la tragedia ferroviaria dei giorni scorsi, pubblica una nota: “Il Presidente della Repubblica Mattarella dichiarò che la tragedia del treno locale Bari Nord sulla tratta ferroviaria Corato Andria, gestita con diritto di privativa dalla s.p.a. Ferrotranviaria fosse”inammissibile”.
Il presidente dell’autorità nazionale anticorruzione,Cantone, espresse il convincimento che l’inadeguatezza delle infrastrutture in Italia fosse l’effetto dell’ampia diffusione di ” un’atavica corruzione”.

E’ vera l’ipotesi che, ove la corruzione non fosse sistemica e l’efficienza della gestione del servizio ferroviario fosse assicurata, si sarebbe evitata la strage.. Indubbiamente, la magistratura eserciterà il suo ruolo. Le responsabilità sono da ricercare, in primis, nella politica economica, sregolatamente, liberista. Sorge, altresì, l’interrogativo. Esiste un trasparente contratto di servizio,adeguato alla normativa europea sulla concorrenza e,comunque, regolante la durata, le modalità, gli oneri e le obbligazioni della privilegiata e monopolista società, tra l’altro, per assicurare la sicurezza dei viaggiatori e degli operatori aziendali ,nonché  la risarcibilità dei disastri operativi? La corruzione non è un fenomeno,dipendente,solo,dall’etica umana,ma trova linfa nella politica economica, propiziatrice di privilegi, di rendite e profitti sproporzionati, avulsi dall’utilità sociale, a vantaggio dei gestori privati .

Occorre ricercare   una nuova etica legislativa di politica economica, laddove la gestione privatistica dei servizi pubblici non sia alimentata dai privilegi ed, ancor peggio, dai fondi pubblici, ma dalle capacità e dai leciti profitti imprenditoriali.
Resto, quindi, stupefatto dalla dichiarazione del legale difensore della s.p.a.Ferrotranviaria, secondo cui l’azienda potrebbe ritenersi parte  lesa ,pur avendo omesso di investire i due milioni di euro disponibili, per installare il blocco automatico del treno.” Conclude così Ruggieri.

 

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