È stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale una mozione per il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale nelle località delle Province di Bari, Barletta-Andria- Trani e Foggia, colpite da nubifragi tra il 14 e il 17 luglio. A presentarla sono stati i consiglieri regionali del Pd, Ruggiero Mennea (primo firmatario), Michele Mazzarano, Marco Lacarra, Paolo Campo e l’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese.
I nubifragi, come noto, hanno interessato i Comuni di Ruvo di Puglia, Corato, Molfetta, Terlizzi, Bisceglie, Barletta e Rodi Garganico. Mennea, durante la relazione in Consiglio regionale, ha fatto riferimento, in particolare, ai gravi danni registrati a Molfetta, dove il problema è legato al fatto che negli anni scorsi si è costruito in una lama (lama Dell’Aglio).
Nella mozione, in particolare, si fa riferimento alla conformazione orografica ed idrogeologica dei territori “che ha determinato l’afflusso di una ingente quantità di acqua” e ai “fenomeni diffusi di allagamenti non solo nelle campagne, ma anche nelle zone industriali” con invasione di depositi e locali di lavorazione di molte aziende, deterioramento delle merci presenti, gravi danni economici e blocco delle attività produttive, nonché danni alle infrastrutture (in particolare quelle viarie, rese in alcuni tratti impraticabili o comunque pericolose al transito di persone e mezzi), per finire con i danni alle produzioni agricole di ciliegie e uva da tavola, in un periodo prossimo alla vendemmia.
Mennea, che è anche presidente del comitato permanente di Protezione civile regionale, rispondendo ai rilievi mossi da alcuni esponenti di opposizione, ha rimarcato come “la celerità dei provvedimenti dipende innanzitutto dai Comuni che devono attivare i Coc (Centri operativi comunali)” e che “quando queste procedure non vengono attivate è difficile andare avanti con la dichiarazione di stato di calamità e dimostrare l’entità dei danni”. Per questo l’esponente del Pd ha rimarcato l’importanza del progetto Smart Protezione civile Puglia “che intende gestire – ha ribadito – il settore della protezione civile partendo dall’analisi del territorio per conoscere su quali rischi intervenire preventivamente”.
“Per questo – ha concluso –, da ora, il motore della Protezione civile pugliese dovrà essere la prevenzione”.
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