Discariche piene, servizio di raccolta rifiuti in tilt e cittadini smarriti.
Succede ad Andria, proprio mentre nei giorni in cui l’estate si fa sentire e il termometro sale ai valori tipici della bella stagione.
I Conservatori e Riformisti di Andria, mostrando ancora una volta senso di responsabilità, hanno volutamente evitato di accodarsi al coro della polemica nei giorni dell’innegabile disagio, nella convinzione che puntare l’indice non avrebbe condotto da nessuna parte.
Tuttavia, riesce difficile credere che davvero nessuno si sia accorto che gli impianti fossero al limite. Più realisticamente, invece, pensiamo che chi esercita una responsabilità diretta in termini politici e di governo del conferimento dei rifiuti sapesse benissimo cosa stesse per accadere e abbia taciuto.
La gestione delle politiche ambientali e del ciclo dei rifiuti, a giudizio dei Conservatori e Riformisti di Andria, deve uscire dalla logica dell’emergenza e delle responsabilità attribuite ed esercitate ad personam, ma va condivisa attraverso il coinvolgimento delle componenti della politica e le realtà associative presenti sul territorio e concretamente attive sul piano della proposta e del dialogo.
La riflessione interna al partito consente oggi ai Conservatori e Riformisti di assicurare la propria disponibilità ad accogliere e a sostenere ogni proposta finalizzata alla costituzione di un organismo preposto al monitoraggio continuo, attento e costante della situazione e alla elaborazione di proposte per programmare interventi e soluzioni e scongiurare il persistente rischio dell’emergenza e del ricorso a provvedimenti “tampone” in materia di politiche per l’Ambiente e di gestione del ciclo dei rifiuti.
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