I Forestali di Canosa di Puglia, con il supporto del NIPAF di Bari, hanno infatti sottoposto a sequestro preventivo d’iniziativa un’azienda zootecnica sita nel territorio del comune, per illecito smaltimento di rifiuti.
Dal controllo è risultato che feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate) venivano stoccati presso un lotto di terreno di disponibilità dell’azienda.
La quantità di letame ammassato è della lunghezza di 155 metri per una larghezza di circa 12 metri, sviluppato in altezza tra i 100cm e i 350cm. In luogo di qualsivoglia lecita attività concimante, si è determinato un vero e proprio abbandono di rifiuti, con “montagne di letame”.
Fra le altre irregolarità, sono stati riscontrati 37 capi di bestiame che, pur riportati sul registro, non erano presenti in azienda.
Sono stati rinvenuti, quindi, nella stessa azienda, tre vitelli legati vicino alle balle di fieno per mezzo di uno spago di lunghezza non adeguata, impossibilitati a muoversi liberamente e continuativamente esposti al sole per tutta la durata del controllo, privi di acqua e cibo; una vacca, rimasta ferma durante tutta la durata dei controlli in quanto impossibilitata a muoversi. Nel pomeriggio la stessa si presenta agonizzante e rantolante, in evidente stato di sofferenza, versante nel suo stesso letame; la bovina è deceduta poco dopo.
Sono stati anche ritrovati due cani legati con catene e privi di ombra, acqua e cibo; uno in particolare presentava un’assenza diffusa di pelo sulla parte posteriore, dovuta verosimilmente all’esposizione ai raggi solari.
Per concludere, 14 vitelli erano tenuti all’interno di un box di dimensioni pari a metri 4,90×6,70 e 10 vitelli all’interno di un box delle dimensioni di metri 4,80×6,70 , su uno strato notevole di letame.
Il terreno è stato posto sotto sequestro dalla Forestale.
E’ stata infine deferita all’Autorità Giudiziaria, per attività di gestione di rifiuti non autorizzata e getto pericoloso di cose, la titolare dell’impresa agricola.
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