Sono in tutto e tre e sono situate sul lato ovest del castello, quello che si affaccia sul mare e che le rendeva fortemente umide tanto da bagnare le pareti. Stiamo parlando delle celle di isolamento del castello di Trani, che dopo anni di chiusura al pubblico, sono tornate ad essere visitabili.
Nella prima, di una serie di visite guidate, programmate dalla Nova Apulia, che gestisce i servizi del maniero Federiciano, abbiamo avuto la possibilità di entrare in queste celle e di mostrarvi gli ambienti minuscoli e bui in cui vivevano i detenuti che hanno scontato la pena in un periodo compreso tra il 1863 e il 1974 e cioè da quando i castelli, per un cambio di legislazione, sono stati adibiti a carcere .
“Le celle di isolamento, o meglio di punizione, spiega la direttrice del Castello di Trani, Rosa Mezzina, un tempo erano dei depositi che erano stati ricavati negli spazi tra le torri e il muro di cinta. In fondo al lungo e stretto corridoio si trova il bastione a punta di lancia”
Il Castello di Trani, risale al 13 sec, all’epoca federiciana. Diversi sono stati gli interventi e adeguamenti strutturali e funzionali nel corso dei secoli. Nel 500, Carlo V, con l’avvento delle armi da fuoco fece costruire strutture difensive, tra le quali l’imponente bastione lanceolato. Poi, la chiusura del carcere e i lavori di restauro che hanno lasciato pochi elementi della struttura detentiva. Tra questi, le tre celle di isolamento che sono state definitivamente aperte ai visitatori.
“Presto potranno essre visitati anche nuovi elementi – ha detto la direttrice -. E’ imminente la riapertura dei camminamenti con la possibilità di fruire anche dall’alto con delle vedute e degli scorciparticolari, e di ambienti mai visitati. Sarà inoltre restaurta e riaperta al pubblico la stanza situata al piano superiore della sala a forma di lancia”.
Per informazioni e prenotazioni: bookshop Nova Apulia tel. 0883-500117,
email: castello.trani@novaapulia.it
web: www.novaapulia.it www.facebook.com/HYPERLINK “http://www.facebook.com/castelliemuseianimati”castelliemuseianimati
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