Giancarlo Giannini e Lina Sastri sono, nell’immaginario della scrittrice Catena Fiorello, gli attori che avrebbero potuto interpretare al meglio Orlando e Marilena, i due protagonisti del suo ultimo libro “L’amore a due passi”.
Il romanzo è stato presentato a Trani presso la Lega Navale in occasione della giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. L’autrice è stata intervistata da Stefania De Toma, presidente del club per l’Unesco di Matera. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Trani e organizzato dal club per l’Unesco di Trani in collaborazione con la libreria Tranilibri, la lega navale italiana sezione di Trani, il Lions club di Trani Ordinamenta Maris e l’associazione Mogli di medici italiani.
L’autrice immagina anche Alessandro Gasmann come il perfetto figlio di Marilena e Alessandro Giannini come quello di Orlando.
Catena Fiorello, nel raccontare in breve la trama del suo romanzo, ripercorre inevitabilmente la storia della sua famiglia, della povertà, della difficoltà a mettere in tavola un pasto caldo, dei valori e degli insegnamenti nonostante tutto. “Mia madre è una grande donna – afferma la scrittrice -. Con due melanzane era capace di preparare pranzi stupendi. Diceva che noi avevamo una grande risorsa, la nostra testa e che lo studio poteva darci quell’occasione che aspettavamo e che poteva renderci tutti uguali. Mia madre, come Marilena, ha sempre tenuto alla forma”. Catena poi si sofferma sul romanzo.
“Siamo nell’estate del 2010 e in un condominio a nord della capitale, e tra due vicini di casa, Orlando e Marilena , che non si sono mai avvicinati, nasce una storia d’amore . Galeotto è un allarme che suona in piena notte e una brochure per il Salento che li farà avvicinare e scatterà qualcosa di importante”.
Insomma è proprio quando non crediamo più nell’amore che questo sentimento si prende gioco di noi, proprio come è successo a Orlando e Marilena. Catena Fiorello si sofferma anche sulla cattiveria delle donne nei confronti degli uomini, come nel caso di un ingegnere che vive alla stazione Termini e che la scrittrice siciliana sta studiando per il suo prossimo romanzo.
Annuncia anche che è andato nuovamente in stampa “Picciridda , in occasione del suo decennale . Un libro per riflettere sulla condizione degli emigranti negli anni ’50 e “60.
L’emigrante – dichiara – si fa per necessità, per miseria e in quegli anni il fenomeno riguardava tutti, dai siciliani ai friulani, ai piemonte. Tutti emigravano e non è vero che si partiva solo dal sud”. Infine si sofferma sul rapporto genitori e figli.
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