È durato più di tre ore l’interrogatorio di garanzia di Sergio De Feudis, il funzionario del comune di Trani arrestato nell’ambito del secondo filone dell’inchiesta “Sistema Trani” che oltre alla misura di custodia cautelare in carcere di De Feudis ha portato a conclusione l’indagine per 19 tra alti dirigenti e politici.
I suoi legali difensori, Vincenzo Desiderio e Claudio Papagno hanno cercato di dare una loro spiegazione relativa alle manomissioni contabili che il loro assistito avrebbe effettuato e che i magistrati hanno contestato. C’è stata comunque massima collaborazione da parte dei due legali con gli inquirenti e in particolare sono in attesa della decisione del Gip Francesco Messina, che ha fissato la data per martedì 14 giugno, su una eventuale sostituzione della pena detentiva in carcere con gli arresti domiciliari. Pare infatti che la misura restrittiva abbia arrecato problemi di salute al funzionario dell’ufficio Ragioneria del Comune di Trani.
Ricordiamo che Sergio De Feudis è stato l’unico arrestato della seconda inchiesa del “Sistema Trani” dell’8 giugno scorso. E’ accusato di associazione a delinquere finalizzata al peculato, alla turbata libertà degli incanti, a falsi informatici e alla truffa aggravata. Sono indagati anche l’ex comandante della Polizia Municipale, Antonio Modugno e il dipendente comunale Edoardo Savoiardo attualmente in servizio al Comune ma nell’ufficio politiche comunitarie, così come ha dichiarato il sindaco Bottaro.
Sono invece destinatari di avviso di conclusione delle indagini oltre all’ex sindaco Gigi Riserbato, l’ex vice sindaco Giuseppe Di Marzio, Antonello Ruggiero, Nicola Damascelli, Maurizio Musci, Pasquale Mazzone, Claudio Laricchia, Yanko Tedeschi, Elsa Coppola, Francesco Lupo, Massimo Aletta, Nicola Lisi, Luca Francesco Paolo Russo, Domenico Guidotti, Carlo Addamiano e Vincenzo Giachetti. Per quest’ultimo e per Savoiardo e Modugno era stato chiesto l’arresto, ma il Gip Messina non ha accolto la richiesta e ha disposto la custodia cautelare solo per De Feudis.
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