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Trani – “Emilia”, la storia dei movimento femminista attraverso la vita di una donna

4 Giugno, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – “Emilia”, la storia dei movimento femminista attraverso la vita di una donna
Cultura
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“Il testamento di Emilia. Una vita per il riconoscimento della dignità e della identità femminile” (Schena editore 2016) è il libro di Giandonato Disanto presentato in biblioteca a Trani. Un momento culturale per affrontare una tematica di vitale importanza per il nostro paese e per la dignità delle donne: la conquista del diritto al voto da parte delle donne.

Emilia è una piccola grande donna che non si rassegna a subire la fatalità del destino e per questo si fa  portavoce di tutte le donne. A piccoli passi porta avanti la sua pacifica rivoluzione e con lei il movimento per il suffragio universale si trasformerà in un pezzo di storia mondiale.

L’incontro è stato organizzato dall’Assessorato alla cultura in collaborazione con l’Assessorato alle pari opportunità e la sezione di Trani della Fidapa. Presenti ,Grazia Distaso, assessore alla cultura, Francesca Onesti, presidente della Fidapa, la docente Milly Corallo, l’autore Giandonato Distaso e Antonia Talamo, l’unica donna sindaco della città di Trani).

Emozionate e carico di vitalità l’intervento della Talamo che rivolgendosi all’universo femminile, lei che  dal 1966 al 1970 è salita a palazzo di città sfidando la diffidenza della gente ha detto: “Donne Servite la politica e non servitevi della politica”. Si è poi soffermata brevemente sul suo mandato di sindaco di Trani dal 1966 al 1970, “Una esperienza bellissima – ha dichiarato – perche  con altre donne in consiglio comunale ascoltavamo le esigenze della gente che poi erano anche le nostre. Quando  Sono salita  a palazzo di città  sfidando la diffidenza della gente dentro di me sapevo di aver effettuato una conquista per tutte le donne e non solo di Trani”. Ha poi ricordato le grandi donne della democrazia cristiana: Tina Anselmi, Franca Falcucci,  donne validissime per le  istituzioni. Poi Antonia Talamo si fa polemica quando conclude dicendo “Credo nelle donne e non nella politica attuale”.

Per l’assessore Distaso la storia si trasforma in racconto con la presenza di donna coraggiose come Emilia, la protagonista del libro. La donna come diffusione di civiltà, è la dignità che avanza.

Un ingegnere letterato è per i relatori l’autore Disanto che ha parlato del suo libro come di “un romanzo moderno che ripercorre la storia dei movimento femminista attraverso la vita di una donna”.

 

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