«Benvenuta A.F.E.N.»: potrebbe riassumersi così il senso della “due giorni” del primo congresso nazionale dell’Associazione Farmacisti Esperti in Nutrizione, a tenutasi presso il Polo museale di Trani. Il dottor Settembrini, presidente della consulta degli ordini dei farmacisti in Puglia, intervenuto per parlare di integratori nello sport, ha così ringraziato il presidente dell’associazione, Francesco Maria D’Amore: «Sicuramente l’A.F.E.N. sarà un faro per tutti noi».
Ad aprire i lavori, il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bari-Bat, presidente membro della Commissione igiene e sanità del Senato. Durante la prima sessione, si sono approfonditi soprattutto i temi relativi alle interpretazioni normative che potrebbero offrire, grazie alle consulenze legali, dei margini più ampi di intervento al farmacista nel settore della nutrizione. Sono intervenuti il dottor Michele Pellegrini Calace, l’avvocato Massimo Minerva ed il dottor Antonio Sartini.
Seconda sessione invece dedicata all’approfondimento di temi interessanti sulla nutrizione celebrale con gli interventi del professor Giovanni Scapagnini, professionista dalla fama internazionale, di Antonio Finaldi, che ha parlato delle terapie antibiotiche, del professor Matteo Saccia sulla celiachia, di Barbara Ventura e Fabiano Merzari.
Il congresso si è concluso con “La nutrizione in farmacia e parafarmacia” (relatori Carlo Bernardini e Biagio Tarantini), approfondimenti sugli integratori alimentari offerti dal dottor Gerardo Aliberti e il già citato Settembrini, oltre che con la relazione di Pierluigi Pompei, presidente onorario A.F.E.N., membro del comitato scientifico della Sanis (Scuola Nazionale di Nutrizione ed integrazione dello sport) e già componente della Commissione Nazionale Antidoping del Comitato Paraolimpico, e di Emilio Jirillo, ricercatore di fama internazionale.
«Abbiamo ricevuto una risposta decisamente inaspettata per il numero di partecipanti e per l’interesse da loro dimostrato durante il congresso» ha detto il dottor D’Amore.
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