Il presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, dopo l’approvazione del Regolamento
Le tasse le pagano i pugliesi ma, poi i pochi benefici regionali che si riescono ad ottenere andranno a chi risiede nella nostra regione da appena un anno.
Il Regolamento relativo al “reddito di dignità regionale e politiche attive” (RED) approvato oggi in Commissione, con il voto contrario dei Conservatori e Riformisti, conferma tutte le perplessità che avevamo espresso in sede di approvazione del Disegno di Legge. Già allora avevamo denunciato la presenza di criteri che avrebbero penalizzato i pugliesi. Infatti, possono accedere al Reddito di Dignità i richiedenti con ISEE familiare non superiore a tremila euro annui e l’importo massimo (vale a dire 600 euro mensili) saranno erogati solo a nuclei familiari con 5 o più componenti.
Obiettivamente si tratta di criteri non solo eccessivamente selettivi, ma che sicuramente agevolano i richiedenti extracomunitari, ma tenuto conto che l’importo massimo erogabile è di 600euro mensili per famiglie numerose è chiaro che si è trattato semplicemente di una misura più mediatica che concreta. Emiliano ha voluto rincorrere il Movimento 5 Stelle prima e il governo Renzi dopo, senza mai avere il reale scopo di difendere gli interessi dei cittadini pugliesi.
Send this to a friend