Questa sera, Giovedì 30 giugno, quarta giornata di #sTranIncontri, piccolo festival low budget di narrazione, poesia e musica. Due gli appuntamenti previsti.
Il primo, ore 19:30, con Filippo La Porta, critico letterario, saggista, autore di libri come “Meno letteratura, per favore”, “Pasolini” e “Poesia come esperienza!”, il quale al confronto tra la sua generazione dei nati negli anni Cinquanta, e quella del figlio di 25 anni ha dedicato il suo ultimo lavoro “Indaffarati”, edito da Bompiani.
Si tratta di un saggio che – come tiene a precisare La Porta – non ha un valore scientifico: «Non sono un sociologo. È basato su sensazioni personali, sul rapporto con mio figlio che ha 25 anni e con la sua generazione. I ventenni si appassionano alla relazione tra idee e comportamento e in questo sono più maturi della mia generazione. Nel loro guardare come sono le persone mettono, senza saperlo, alla prova l’umanesimo. Noi siamo stati invece una generazione di sofisti. Il libro è anche un diario su di me e i ventenni sono uno specchio».
I giovani, secondo il critico letterario, non «rifiutano la cultura ma l’uso che se ne fa e che è stato fatto nel Novecento dove è stata usata anche come strumento di potere, di dominio.
Diffidano di questo e degli intellettuali che passano da un talk show all’altro come macchine da guerra che spesso insultano il prossimo, iperaggressive, brutali. Ma che ce ne facciamo di tutto questo sapere se non serve a rendere una persona migliore?»
A seguire, ore 21:00, concerto della cantautrice Luce, che presenterà il suo album di esordio “Segni”, un viaggio di 40 minuti circa e 10 tracce attraverso un pop/rock di ispirazione nord europea per le sonorità acustiche (dai Sigur Ros a Yaël Naïm, dai Mogwai ai Tango with Lions, da Skin a Linda Perhacs), e allo stesso tempo italiana per lo stile compositivo utilizzato (tra i suoi ascolti Lucio Dalla, Lucio Battisti, Elisa, Giuliano Sangiorgi, Niccolò Fabi)
Ingresso libero
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