Si attendono gli esiti dell’autopsia, disposta dal magistrato della procura di Trani Marcello Catalano, per sapere se i resti di un cadavere trovato casualmente nelle campagne di Canosa di Puglia, possa appartenere ad una vittima di lupara bianca . Molto probabilmente l’uomo è stato ucciso e poi nascosto nel fusto per non essere più ritrovato.
Lo scheletro in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato per caso in un barile da 200 litri, utilizzato per contenere l’olio, e coperto da un sacco nero. La zona è quella nelle campagne di Canosa di Puglia, in contrada san Pietro in navicella, proprio al confine con Andria e Barletta. A ritrovarlo è stato un agricoltore che ha avvertito le guardie campestri. Sul posto sono arrivati polizia e carabinieri. I resti fuoriuscivano dal fango di un terreno colmo di acqua piovana. Le pessime condizioni del corpo, anche se sembra essere di statura media, non permetterebbero di identificarlo. Si esclude che possa appartenere a Giuseppe Vassalli di 26 anni di cui non si hanno più notizie dal 18 agosto scorso. Ad avvalorare questa ipotesi ci sono le scarpe ritrovate nel fusto insieme ai resti dell’uomo, che pare non sarebbero le stesse che lo stesso indossava al momento della scomparsa.
Nella zona di Canosa, ad oggi, risultano scomparsi Sabino D’Ambra, dal 2010, Alessandro Sorrenti e il suo amico Sabino Sasso dal dicembre del 2003. Lupara bianca si registra anche ad Andria. Non si hanno più notizie di Giuseppe Zingaro da luglio del 1999
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