In questi giorni a Bisceglie si apre il dibattito sulla mobilità sostenibile, sui parcheggi a pagamento sulla viabilità in città e sulla litoranea, sulla bontà o meno delle opere in progetto, sull’assenza atavica di un piano del traffico, dimenticando però che per incidere realmente sui cambiamenti culturali occorre partire dall’analisi dei dati e fare proposte coraggiose, senza il timore della perdita del consenso elettorale. I Verdi sono l’unico partito che dalla metà degli anni ’80 ha fatto della tutela dell’ambiente e della salute la sua matrice qualificativa. E’ grazie ai Verdi che viene approvata la Legge quadro sulle aree naturali protette (394/91) così come sono stati i Verdi a chiedere il varo della Legge Urbanistica Nazionale per promuovere un corretto assetto del territorio. Esattamente come da anni sosteniamo il varo di una Legge che metta definitivamente al bando le auto con motore a scoppio entro un tempo ragionevole ( 10 anni). Allora partiamo dai dati per elaborare una serie di proposte che siano spunto di riflessione all’interno dell’amministrazione, delle opposizioni e della cittadinanza.
Il parco auto a Bisceglie è cresciuto di circa 6.000 unità nell’ultimo decennio, passando da 24.712 a 30.510 con conseguente rapporto con gli abitanti di 550/1000. Se questo dato lo rapportiamo solo alla popolazione maggiorenne arriviamo alla stratosferica cifra di 700/1000 auto/mille abitanti. Il totale delle auto presenti in città sviluppa una superficie di 247.131 mq, come dire circa 35 campi di calcio. Appare evidente che la mobilità non può essere di esclusivo appannaggio del trasporto privato, soprattutto in occasione di alte concentrazioni di flussi, così come quelli che si registrano lungo la nostra litoranea. Se poi aggiungiamo che le auto Euro 0/1/2/3 a livello nazionale sono il 50% dell’intero parco macchine circolante (qui da noi probabilmente maggiore rispetto al dato nazionale) e che il 65% delle auto ha una età maggiore di 6 anni abbiamo un quadro ambientale abbastanza critico. Ricordiamo che le polveri sottili (Pm10 e Pm2.5) sono tra le maggiori cause di morte nelle città. La sola mortalità da traffico farebbe , secondo uno dato riportato recentemente dal Corriere della Sera, 14 morti al giorno solo nelle grandi città. L’O.M.S., basandosi su dati raccolti nel 2008, ha stimato che le polveri sottili siano responsabili di circa 2 milioni di decessi nel mondo all’anno e che riducendo i PM 10 da 70 a 20 µg/m³, si potrebbe ridurre la mortalità nelle città inquinate del 15% all’anno. Dal rapporto sulla mobilità del 2014 ricaviamo ulteriori interessanti dati; il raggio di mobilità degli italiani entro i 2 km è del 30,3%, che arriva al 53,4 nei tragitti entro i 5km; l’uso su strada delle automobili è mediamente di circa 2 ore al giorno, nelle restanti 22 l’auto è in sosta.
Da questi dati appare evidente che le auto private, per ingombro e inquinamento, sono un modello di sviluppo dei trasporti non più sostenibile. Ne consegue che per affrontare seriamente la questione mobilità non si può che partire da una considerazione: l’uso dell’auto con motore a scoppio va disincentivata e progressivamente inibita nei centri urbani e nei luoghi ad alta concentrazione di persone.
Le proposte:
Zona Blu
Delimitazione di una ampia Zona Blu nel centro città ( intorno a Via A. Moro) che non si limiti solo alla realizzazione di stalli a pagamento ma che disincentivi l’uso dell’auto attraverso il divieto di circolazione per le auto inquinanti ( Euro 0/1/2), divieto valido anche per i residenti della Zona Blu.
Destinazione degli stalli a pagamento per la sosta breve ( max 30 min) con limitazioni nelle successive 4 ore a nuove emissioni di tiket sulla stessa targa, al fine di consentire una rapida rotazione dei veicoli.
Realizzazione in Via San Martino di un parcheggio gratuito di lunga sosta di servizio per il centro città. Il parcheggio disterebbe appena 850 mt. e via A. Moro sarebbe raggiungibile a piedi in circa 11 minuti, tempo decisamente inferiore a quello necessario oggi per la ricerca di un parcheggio.
Ztl centro storico e waterfront
Attivazione immediata della ZTL nel centro storico così come richiesto da oltre 1000 cittadini e più volte promesso dal Sindaco Spina.
Ripristino, come da progetto, del senso unico di marcia su Via Nazario Sauro con pedonalizzazione programmata, dotando la zona di pannelli segnalatori a messaggio variabile.
Pedonalizzazione di Via La Spiaggia, in ragione dell’esistenza della bretella di Via Salnitro
Per quanto riguarda la viabilità sulla litoranea, il trasporto pubblico e il piano del traffico, questi saranno argomento di un prossimo intervento.
Per perseguire questi obiettivi, le prossime amministrazioni dovranno avere la tutela della salute e dell’ambiente al centro dei loro programmi e la forza necessaria per ottenere un cambio di mentalità che superi la resistenza al cambiamento dei biscegliesi. I Verdi-Bisceglie sono sin da ora disponibili al confronto con chiunque condivida la nostra visione della città, che guarda agli esempi virtuosi come quello di Pontevedra in Spagna , città di 83.000 abitanti che da oltre 15 anni ha chiuso al traffico automobilistico il 90% del suo territorio e l’ha restituito ai propri abitanti.
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