Venerdì 6 maggio, alle ore 19.00, lo scrittore Domenico Valente presenta il suo nuovo lavoro: “Il mio Inferno di Dante, libera interpretazione romanzata della prima Cantica della Commedia”, trascrizione dell’Inferno dantesco, dallo stile moderno, scorrevole e di facile comprensione, che si fregia dell’autorevole firma della “Società Editrice Dante Alighieri”, casa editrice fondata a Roma nel 1895, che da oltre un secolo pubblica testi scolastici, riviste, collane editoriali e il “Rocci”, noto dizionario di greco-italiano.
Arricchito dai commenti del prof. Filippo Ungaro e dalle illustrazioni di Francesco Porcelli, il testo, che è parte integrante della collana editoriale “Camminando con Dante”, pensata e realizzata in occasione del 750° anniversario dalla nascita del sommo Poeta, sarà presentato nella “Sala Maffuccini” della Biblioteca Comunale “Giovanni Bovio” di Trani.
Ospiti della serata saranno il prof. Gianni de Iuliis, l’attore e regista Enzo Matichecchia e gli attori Barbara Palumbo e Francesco di Tondo.
Con “Il mio” Inferno di Dante, libera interpretazione romanzata della prima Cantica della Commedia – l’autore, Domenico Valente vuole rendere più agevole la conoscenza della prima Cantica della “Divina Commedia”, opera che, pur composta in versi di “alto sentire”, presenta terzine di difficile comprensione per i lettori dei nostri tempi, pervasi da altri linguaggi e diverse forme di comunicazione.
“Il mio” Inferno di Dante è una personale parafrasi dell’Inferno dantesco, arricchita dalla descrizione di foschi paesaggi infernali, ove Dante abbia omesso di farlo. Ha in sé una più attuale e dettagliata descrizione delle creature maligne, quando necessario. E’ un’opera che concede più spazio agli stati d’animo, ai sentimenti e alle introspezioni di Dante, nello scoprire le suggestive pene che nell’Inferno si espiano.
“L’Inferno”, nello stile del romanzo, si trasforma, quindi, in un thriller di facile e trascinante lettura, che permetterà di scoprire, tra i sottili confini della cultura classica e la sobria inclinazione “fantasy” di Dante, l’emozionante racconto dell’eterno amore tra Paolo e Francesca. Permetterà di apprezzare l’alto senso della giustizia di Minosse, già sovrano di Creta, adesso creatura severa e imponente, che decide delle sorti delle anime prave giunte al suo cospetto. Consentirà di conoscere Gerione, enorme mostro alato dal volto umano, che accompagnerà Dante e Virgilio sul suo dorso, in una ripida discesa nel baratro infernale. Racconterà, finalmente, come si concluse il viaggio di Ulisse oltre le “Colonne d’Ercole”. Permetterà, infine, di conoscere il luogo ove Lucifero è confisso, la sua sorprendente identità e i suoi volti raccapriccianti.
Domenico Valente nasce a Trani, quarantaquattro anni fa. Analista contabile presso una PMI, cerca di uscire dalla sterile monotonia della quotidianità dedicandosi allo sport, alla musica, al disegno e la poesia. Nel corso del 2007 pubblica il suo primo lavoro letterario, La Follia Omicida di una Donna Fantasma” (Andria, Matarrese Editore. E’ anche autore della lirica Stupida Italia, che ha ottenuto il plauso della Presidenza della Repubblica; resa di pubblico dominio solo nel 2011, in occasione dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, e da quel momento letta più volte in occasione di eventi pubblici.
Nel 2013, invece, anno in cui inizia una costante collaborazione con alcune testate giornalistiche locali, presenta al pubblico il suo nuovo thriller, Aranuthon – La Genesi del Male (Civitavecchia, Prospettiva Editrice), sequel del precedente romanzo.
Domenico Valente inizia un accurato studio sulla vita di Giovanni Bovio (illustre filosofo, scrittore, poeta, drammaturgo e politico dell’Ottocento), grazie al quale nasce, quasi paradossalmente, la passione per Dante e per il suo indiscusso capolavoro. Giovanni Bovio, infatti, durante la lunga attività parlamentare si è battuto per l’istituzione della “Cattedra dantesca” a Roma, per la pubblica istruzione e per lo studio della Divina Commedia nelle scuole.
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