In una nota diffusa in questi giorni, dal gruppo consiliare del M5S di Trani, unitamente al deputato Giuseppe D’Ambrosio e alla consigliera regionale Grazia Di Bari, i rappresentanti pentastellati hanno spiegato: “Abbiamo provveduto ad inoltrare una segnalazione al Ministro dell’Interno, al Presidente della Provincia, al Questore ed al Prefetto sul tema sicurezza: è urgente verificare perché il sistema di videosorveglianza affidato al Commissariato di Polizia di Trani è spento. Da agosto 2015, dalle prime segnalazioni ricevute in merito, abbiamo allertato gli organi preposti, rivolgendoci poi al Ministero e alla Prefettura già a gennaio 2016. Non ci siamo arresi alle flebili rassicurazioni di rito ed abbiamo indagato sulle cause, scontrandoci anche in questo caso con la fiera dell’ovvio: non ci sono fondi sufficienti per esperire un bando di gara e provvedere all’affidamento del servizio di manutenzione; persino la più banale assistenza non viene più fornita dalle aziende, legittimamente decise a non intervenire senza un regolare affidamento ed una preventiva copertura finanziaria“.
“Almeno 15 telecamere distribuite nel centro abitato sono inattive da mesi – continuano i pentastellati – e a nostro avviso portano due conseguenze negative: l’impossibilità di acquisire immagini utili all’attività investigativa e la mancanza di un forte deterrente per la criminalità. La situazione è da tempo insostenibile in città, i reati di ogni tipo si susseguono senza sosta ed i cittadini avvertono un enorme senso di insicurezza, al punto che i sindacati di polizia hanno coraggiosamente ed apertamente denunciato l’immobilismo del Ministero degli Interni e l’assoluta mancanza di risposta sui territori: al di là del loro encomiabile impegno, alle donne ed agli uomini delle forze dell’ordine non si può chiedere di sostituirsi agli organi ministeriali e prefettizi”.
“Per di più, a quanto ci risulta, le altre città limitrofe non subiscono il medesimo grave disservizio – concludono dal Movimento – Ne siamo contenti ma ci chiediamo: Trani fa parte della stessa Prefettura? Chiediamo di intervenire immediatamente per porre rimedio ad una situazione che dura da quasi un anno e che è ormai diventata irritante ed oltremodo pericolosa“.
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