Il progetto prevede diverse fasi: la prima già superata è stata caratterizzata dalla firma di un protocollo operativo con l’amministrazione comunale e l’Asl / BT; la seconda ha visto la formazione dei volontari; la terza appena avviata è la composizione delle squadre per la programmazione dei sopralluoghi nelle abitazioni degli anziani. Infatti, i volontari visiteranno le case degli anziani per fare una valutazione dei rischi possibili e dare le giuste indicazioni: sarà possibile richiedere il servizio attraverso i numeri di telefono e le modalità di contatto che metterà a disposizione l’Auser.
Inoltre, – conclude Corraro – il Comune per mezzo dell’area servizi sociali e il distretto socio-sanitario della Asl Bt attraverso le informazioni sui pazienti che accedono al servizio di assistenza domiciliare integrata (Adi) forniranno indicazioni sugli anziani residenti nel Comune. A casa dei cittadini sarà compilata una scheda attraverso la quale sarà possibile analizzare i rischi esistenti: la raccolta delle schede sarà il primo passo di report quantitativo e qualitativo e della definizione di una mappa del rischio».