Pubblichiamo la lettera di un turista giunta in redazione in visita nella città di Trani che ha segnalato che il muretto a delimitazione del mare nei pressi del castello c risulta parecchi metri sotto il livello della strada e quindi non a norma.
Le scrivo poiché questa mattina passeggiavo nella bellissima Trani in occasione della festa del crocifisso di colonna, ed ho avuto il piacere assistere alla processione, naturalmente prima ho voluto visitare la famosa Cattedrale sul mare di Trani, nonché l’imponente Castello Svevo in piazza Re Manfredi.
La passeggiata è stata appena prima di pranzo quando il sole aveva appena fatto capolino dopo una mattinata piovosa. È stato emozionante passeggiare ai piedi della Cattedrale e raggiungere il Castello attraversando il Palazzo di Giustizia già Corte di Appello delle Puglie, al ciglio del marciapiedi che ti inebria di profumo di mare a cui il parapetto si affaccia al mare, che quasi ti raggiunge in strada cogliendoti dal suo intenso profumo ed invitandoti ad accomodarti al sedile in pietra di Trani adiacente il parapetto per poter godere del panorama.
Arrivando al castello ho potuto scorgere gruppi di scolaresche di ogni classe, dai più piccoli non più di 7 /8 anni ai più grandi quasi maggiorenni che accompagnati dai docenti e guide turistiche, dislocati in vari gruppi tutti intenti ad ascoltare la storia del territorio dalle guide, a cui chi scrive ha origliato con gusto.
Purtroppo durante la sosta tra i gruppi che si succedevano a farsi cogliere dal fascino della storia della Cattedrale e del Castello Svevo, i docenti e le guide non facevano altro che attirare l’attenzione dei presenti invitandoci ripetutamente ad allontanarci dal parapetto e a non salire sulle sedute in pietra profferendo: “attenzione allontanatevi dal muretto, non salite sullo scalino perchè è basso e pericoloso. Si precipita di sotto”
A queste parole mi sono affacciato e reso personalmente conto che in effetti il parapetto a delimitazione del mare che risulta parecchi metri sotto il livello della strada circa 8 forse 10 metri, e persino il fossato del Castello Svevo ugualmente profondo, risulta avere un parapetto in alcuni punti di soli 40 cm.
Se la normativa vigente prevede che “il parapetto che costituisce la difesa verso il vuoto deve avere una altezza minima obbligatoria di 100 cm ed essere inattraversabile da una sfera di 10 cm di diametro” come mai nessun Ufficio Tecnico del Comune di Trani, nessun Magistrato che presta servizio al Tribunale di Trani li difronte, nessun Ingegnere o C.T.U. che frequenta per professione lo stesso Tribunale o gli stessi avvocati, si sono mai accorti della violazione del D.M. n. 236/89 e successive, citate ed indicate in tutti i regolamenti edilizi locali che dispongono i termini perentori dell’altezza minima dei parapetti, o quella dettata in materia di sicurezza sui luoghi aperti al pubblico o di lavoro?
Spero che la segnalazione possa far attivare tempestivamente gli uffici Tecnici Comunali appositi, la Procura della Repubblica, che vorranno disporre tempestivamente e cautelativamente un sequestro preventivo dell’intera area fino alla messa in sicurezza dei luoghi, per evitare una incresciosa ed alquanto grave caduta di un passante, visitatore o turista che la Città e l’intera comunità di Trani dovrà portare sulla propria coscienza.
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