Una diciannovenne di Tolosa si è difesa con tutte le sue forze dall’uomo che, nell’ascensore del suo palazzo, ha tentato di violentarla. La donna, nel tentativo di difendersi, ha morso la lingua dell’uomo, staccandone un pezzo. L’uomo, fuggito, è stato costretto a recarsi in ospedale. A quel punto è stato impossibile per lui sfuggire all’arresto. L’episodio è avvenuto domenica scorsa, quando la ragazza stava rientrando a casa. L’uomo l’ha seguita fin nell’ascensore, dove le ha strappato la camicia e ha poi cominciato a palpeggiarla, chiedendole un rapporto sessuale. La giovane però ha reagito, mordendo la lingua dello stupratore così forte da staccarne un pezzo, e riuscendo così a metterlo in fuga. Il racconto ci fa intravedere, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la brutalità dell’uomo e la resistenza della donna che cerca di reagire come può. Oggi gli episodi di stupro sono aumentati a dismisura. Per fortuna anche la legge, oggi, ha gli strumenti per punire adeguatamente i colpevoli. Gli episodi di violenza e di abuso vanno denunciati. Sempre. Con coraggio, perché lo stupro o il solo tentativo è un crimine contro la persona. Chi stupra una donna stupra l’essenza stessa dell’universo. E questo, una donna, lo sente “dentro”.
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