E’ stato prima siglato dal sindaco Pasquale Cascella e dall’Arcivescovo Giovan Battista Pichierri il comune impegno a sostenere e a far rispettare la convenzione che prevede la concessione in uso gratuito dell’immobile per cinquant’anni da parte del Comune all’Arcidiocesi di Trani – Barletta – Bisceglie la quale, a sua volta, provvederà al restauro conservativo e all’intervento di ristrutturazione edilizia con il recupero strutturale dell’immobile, destinandolo a ospitare, raccogliere, custodire, esporre e valorizzare le testimonianze artistiche della comunità civica ed ecclesiale di Barletta in un Museo diocesano, un Museo di Archeologia Marina (con annesso laboratorio), una Mediateca e altre strutture affini.
Il primo atto si è svolto nella stessa Chiesa di Sant’Antonio alla presenza dei rappresentanti della Diocesi, degli assessori comunali Dimatteo e Pansini, della presidente del Consiglio comunale Carmela Peschechera e altri consiglieri, di autorità civili e militari e di esponenti di associazioni cittadine. La formale sottoscrizione della convenzione è quindi avvenuta nella sede del Comune dopo una simbolica apertura del cantiere.
“Abbiamo avuto così modo di verificare quale opportunità – ha affermato il sindaco Cascella – si presenta per sottrarre al degrado e restituire alla cultura una preziosa testimonianza dell’identità storica della città di Barletta, unendo la tradizione ecclesiale a quella civica. Il museo, infatti, andrà a integrare la rete museale diocesana del territorio, ma ospiterà anche una sezione civica, a conferma di una vocazione a valorizzare l’insieme del patrimonio della città”.
Alla realizzazione dell’intervento di restauro conservativo delle costruzioni esistenti, comprensivo del recupero strutturale e funzionale e dell’allestimento museale, contribuiscono la Regione Puglia con un finanziamento di € 800.000, l’Arcidiocesi con un contributo di € 329.243.32 e il Comune con risorse del Bilancio comunale per un importo pari a € 223.835,65.
Nel manifestare la propria soddisfazione per la concretizzazione di un progetto risalente al 2009, l’Arcivescovo Pichierri ha sottolineato l’importanza anche simbolica del recupero dell’intero complesso di Sant’Antonio.
“Ritrovare – ha precisato Mons. Picchierri – la vocazione di un luogo destinato al pubblico consente di riscattare un patrimonio che, in sinergia con le altri sedi museali diocesane e d’intesa con l’Amministrazione comunale, potrà arricchire le occasioni di dialogo e di crescita culturale dell’intera comunità”.
Cinzia Montedoro
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