Andria – Lonely Planet: “Cittadina vivace ma poche le attrattive turistiche”

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Lonely Planet, la guida turistica tra le più diffuse e influenti al mondo, nell’approfondimento riservato alla Puglia, lancia una descrizione pungente e alquanto critica della città di Andria.

La “fidelis nostris affixa medullis” (fedele legata alle nostre midolla, ossia fino in fondo al cuore), così appellata per volere del sommo Federico II di Svevia, è stata così descritta dalla prestigiosa guida: “Nonostante la sua importanza regionale e la sua lunga storia, la città dei tre campanili (Santa Maria Assunta in Cattedrale, San Francesco e San Domenico) non offre una gran quantità di attrattive turistiche. Eppure è una cittadina molto vivace ed è piacevole fare una passeggiata per il suo centro storico”.

Pur considerando alcune criticità e punti di debolezza che ancor oggi si oppongono allo sviluppo, potenziamento e promozione delle nostre attrattive turistiche, è stata trascurata una buona parte delle risorse culturali e storiche del nostro territorio: dai Santuari (Madonna dell’Altomare, SS. Salvatore e Santa Maria dei Miracoli), alle meraviglie artistiche di Santa Croce, e altri monumenti di notevole pregio.

La guida, però, ha ben pensato si soffermarsi sul suggestivo e traboccante dedalo di vie e vicoli stretti che caratterizzano il centro storico, sul Castel del Monte (luogo simbolo Patrimonio dell’UNESCO) e sulle prelibatezze gastronomiche (burrata e tenerelli, ndr).

Diversi sono gli esempi, non molto distanti da noi, di località che hanno “cavalcato l’onda” della forte attrattiva turistica del “marchio” Puglia, potenziando e promuovendo le proprie risorse paesaggistiche, artistiche e culturali, tanto da diventare location ideali per set cinematografici e Festival di risonanza internazionale, incrementando vertiginosamente il flusso turistico.

Nuove politiche di innovazione e sviluppo, soprattutto in termini di ricettività e incremento dei servizi turistici, sono sicuramente elementi imprescindibili affinchè  si possa puntare su un’immagine locale invidiabile in tutto il mondo.

di Damiana Dorotea Sgaramella