La denuncia del Movimento 5 Stelle Puglia, scoperchia il “vaso di Pandora”, facendo luce sulla situazione critica in cui i volontari del 118 sono costretti ad operare. “Coloro che prestano il loro impegno per il 118 – afferma R. volontario – spesse volte sono costretti ad adoperarsi lavorando in condizioni a dir poco agevoli”.
“Prosegue il nostro impegno per tutelare i volontari del 118 – spiegano dal M5S Puglia – Finalmente diversi volontari stanno trovando il coraggio di raccontare di come sarebbero stati impiegati per il servizio di emergenza-urgenza sanitaria territoriale (SEUS) 118 in attività che risultano espletate con le modalità delle prestazioni di lavoro dipendente, per giunta per un numero di ore superiore ed espletate in cambio di un corrispettivo in denaro; tutto ciò al contrario di quanto previsto dalla normativa di riferimento che invece prevederebbe una corresponsione in buoni pasto, buoni spesa o in rimborsi documentati”.
“E si pensi che le Aziende Sanitarie della Regione Puglia stipulano convenzioni con le Associazioni di Volontariato per la gestione del SEUS 118 – continuano – per un ammontare previsto a bilancio di oltre 10 MILIONI DI EURO. Un modus operandi, che se accertato, oltre ad essere IN PALESE CONTRASTO CON LA LEGGE, priva il volontariato della sua fondamentale funzione di coesione e promozione sociale, svilendo gli stessi a meri strumenti di produzione di ulteriore precarietà e povertà del nostro territorio”.
I consiglieri regionali M5S, Gianluca Bozzetti, Marco Galante e Mario Conca hanno già depositato una interrogazione in merito: “Attendiamo che la Giunta Emiliano fornisca spiegazioni e faccia chiarezza su questa torbida vicenda – concludono – Abbiamo inoltre chiesto di avviare una verifica sulla legittimità delle convenzioni stipulate per il SEUS 118, le Aziende Sanitarie Locali della Regione e le Associazioni di Volontariato, richiedendo una ulteriore verifica alla Direzione Territoriale del Lavoro, all’INPS, all’INAIL e alla Guardia di Finanza. Il nostro impegno per far luce su questa vicenda e tutelare i diritti di questi volontari , è appena iniziato!“.
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confermo stare in associazzione oggi e lavorare in nero