Cambio di appalto nella gestione della mensa alla Casa Divina Provvidenza di Bisceglie e Foggia. Dopo la revoca del contratto all’Ambrosia Technologies di Molfetta, il Don Uva ha affidato il servizio ristorazione alla ditta Pastore s.r.l.
Ieri tavolo, presso l’Hotel Salsello di Bisceglie, tra i vertici della ditta subentrante ed i rappresentanti sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Ugl Terziario: al centro della discussione il futuro occupazionale, dopo il cambio d’appalto, dei 78 lavoratori che si occupano della ristorazione nelle due sedi pugliesi della CDP (44 a Bisceglie e 34 a Foggia).
“La ditta, subentrante nella gestione del servizio per un anno, sin dalle prime battute della trattativa – spiega Mary Manocchio, segretario generale Filcams Cgil Puglia e Bat – ha dichiarato un esubero del 60%, un dato inaccetabile, da tradursi nei fatti nella riduzione delle ore lavorative per tutti i dipendenti senza però mostrare i numeri dai quali si evince tale situazione di esubero, le modalità con cui intende svolgere il servizio e neanche le modalità di aggiudicazione dell’appalto, elementi indispensabili per portare avanti qualsiasi discussione relativa ad un cambio di appalto”.
“A queste condizioni – dichiara la Manocchio – non è possibile concludere nessun accordo. Ci vengono chiesti dei sacrifici senza spiegarci su quali basi questi dovrebbero essere fatti, una situazione nella quale riteniamo che siano direttamente responsabili i vertici della CDP. Non possiamo portare avanti una trattativa, né tantomeno siglare un’intesa per un cambio di appalto, senza leggere le carte. A questo punto procederemo mettendo in campo tutte le iniziative sindacali e legali necessarie”.
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