Canosa di Puglia – Il Comune aderisce alla Stazione Unica Appaltante provinciale

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Il Comune di Canosa di Puglia aderisce alla Stazione Unica Appaltante, istituita presso la Provincia di Barletta – Andria – Trani. Questa mattina in Provincia la firma della Convenzione da parte del Sindaco Ernesto La Salvia e del Presidente facente funzioni della Provincia Giuseppe Corrado.  Il Comune di Canosa di Puglia è il quinto della Provincia ad aderire alla Stazione Unica Appaltante, dopo quelli di Trani, Bisceglie, Trinitapoli e Spinazzola.

Con l’istituzione della Stazione Unica Appaltante la Provincia di Barletta – Andria – Trani si occuperà della gestione delle procedure di gara, collaborando con l’Ente che intende affidare l’appalto nell’impostazione dei documenti descrittivi, definendo la procedura di gara ed occupandosi in via esclusiva della redazione degli atti regolatori della gara (bando, disciplinare e lettera di invito), con piena responsabilità nella definizione dei criteri selettivi.

«Ringrazio il Sindaco di Canosa di Puglia, Ernesto La Salvia, per aver aderito alla Stazione Unica Appaltante istituita presso la Provincia – ha dichiarato il Presidente facente funzioni della Provincia di Barletta – Andria – Trani Giuseppe Corrado – Nel gennaio del 2015 la Provincia, su impulso del Presidente Francesco Spina, fu tra le prime in Italia ad adeguarsi a quanto stabilito dal Codice dei Contratti e dalla Legge Anticorruzione, che attribuisce alle Province proprio il ruolo di Stazione Unica Appaltante, supportando e coordinando i comuni del territorio nelle procedure di gara. Col passare dei mesi, ben cinque Comuni vi hanno aderito e la Provincia continua così a porsi quale punto di riferimento del territorio in termini di raccordo dei Comuni che lo compongono, tenendo così fede a quanto stabilito dalla Legge Del Rio sul riordino delle Province».

«In un momento storico di grandi cambiamenti è necessario avere dei punti di riferimento – ha affermato il Sindaco di Canosa Ernesto La Salvia – Ancora non ci hanno chiarito che fine faranno le Province, ma il territorio ha bisogno di essere organizzato e guidato, razionalizzando le spese e facendo pulizia delle spese inutili dei Comuni. Avere un punto di riferimento come il centro di committenza provinciale, che con un unico ufficio minimizzi i costi massimizzando i profitti per i Comuni è ciò che la gente vuole. Finchè la Provincia continuerà ad esistere, noi la utilizzeremo nell’interesse della collettività».