“Andria ancora umiliata e sottomessa – afferma Unimpresa BAT – Abbiamo appurato, come sempre, che non si tratti di un pesce d’aprile ma di una tristissima realtà che ancora una volta, nell’indifferenza generale, umilia profondamente gli andriesi che si vedono definitivamente privati dello sportello dell’Agenzia delle Entrate sito in via Bari”.
“Visti gli ottimi collegamenti, ferroviari e su strada, viste le tasche pienissime di denaro e il tantissimo tempo libero che gli andriesi hanno a disposizione – continua Unimpresa – ora saranno sballottati tra Barletta e Trani per adempiere anche a quelle semplici operazioni burocratiche che comunque venivano svolte nello sportello di via Bari, sempre affollato quindi un servizio richiesto ed utilizzato tantissimo”.
“Una sconfitta per la città federiciana? No, andiamoci cauti e chiamiamo le cose con il proprio nome – prosegue Unimpresa -quindi trattasi una totale sconfitta per la classe politica, dirigente, per il mondo associazionistico, sindacale, per i professionisti e per gli utenti della città federiciana e qui le cose cambiano e cambiano parecchio“.
“A fronte di questa chiusura alcuni mesi fa, invece, a Trani quella sede è stata “salvata” – conclude l’Associazione – ed ora ospiterà anche i contribuenti, i professionisti e gli utenti di Andria che ringraziano tutti i loro tanti difensori di una città svenduta, da molto tempo completamente svenduta allo straniero ed oggi capofila del nulla”.
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Vergogna-Vergogna Vergogna, dopo la notevole riduzione degli sportelli da tre, tutti i giorni a uno o quasi la settimana, ora si arriva alla chiusura totale, per questioni non condivisibili, cioè disponibilità di personale? A tale proposito, si evidenzia che per Barletta o Trani sono operativi più sportelli, ogni giorno della settimana, e basterebbe ridurne uno per alcuni giorni la settimana, in uno dei due posti, per dare un servizio decente alle migliaia di utenti andriesi che utilizzano tale servizio. Come il solito però si rileva lo scarso interesse della pubblica amministrazione locale, che per l’ufficio del giudice di pace ha investito centinaia di migliaia di euro, dalle già disagiate casse comunali, per un servizio anche questo non istituzionale dello medesimo Ente, invece, per lo sportello dell’Agenzia delle Entrate con molti più utenti del primo, un silenzio assordante?