Gli applausi ad Andria, il caos a Foggia. I federiciani prevalgono, in maniera ancor più perentoria, nel derby fuori campo. 30-0, il risultato. I supporters andriesi sabato hanno celebrato il trentennale del tifo organizzato locale regalando una coreografia mozzafiato: 30 anni, 30 in pagella. Con lode. Discorso opposto per i foggiani, non nuovi a simili episodi, che “accogliendo” la squadra al ritorno dalla trasferta nella Bat, hanno deciso di assalire il bus e guadagnarsi uno 0 spaccato nella scheda di valutazione.
Un risultato slegato dal 3-0 con cui s’è chiuso il derby del Degli Ulivi, in un sabato che avrebbe dovuto rappresentare solo una piacevole giornata di sport. Così è stato ad Andria. Qui i tifosi hanno seguito un processo di crescita graduale e ormai da tempo hanno raggiunto la maturità. Gli eccessi di violenza sono un vecchio ricordo, e le proteste, in caso di prestazioni deludenti, sono sempre civili e pacifiche: stimolano il riscatto, piuttosto che generare scoramento. Proprio quello che sta provando il Foggia in queste ore. Dopo la vile aggressione operata da qualche centinaio di facinorosi, infatti, il gruppo ha cercato riparo in una località segreta e non si sa con quale serenità possa perseguire i propri obiettivi da qui a fine stagione. La vicenda è stata ripresa subito dai media nazionali, che hanno anche diffuso un video amatoriale dell’agguato. Ma non è certo la prima volta. E a ben pensarci, c’è un altro avvenimento che ha fatto salire di recente i dauni all'”onore” della cronaca (ricordate Foggia-Barletta del 2014?).
Dunque, Andria e i suoi tifosi si aggiudicano il derby della civiltà. Ma è un merito che va coltivato nel tempo. Specie nei momenti di difficoltà, fisiologici, che ogni squadra si ritrova a dover affrontare nel corso di una stagione. Massimo rispetto per il Foggia, che ha lottato e sudato fino all’ultimo, ma si è dovuto arrendere ad una Fidelis semplicemente più forte nell’arco dei 90 minuti. I rossoneri hanno comunque confermato di avere tutto per poter puntare alla Serie B. Tutto, forse, tranne il pubblico.
Send this to a friend