Voleva salvare a tutti i costi la sua imbarcazione, frutto di sacrifici di una vita, Giovanni Tedeschi, il pescatore 62 enne morto annegato questa mattina in mare. I fratelli nel tentativo di soccorrerlo, lo hanno trovato riverso in acqua ormai esanime. Sotto shock il figlio, Domenico 20 anni che era con lui a bordo del peschereccio a momento della tragedia. Una tragedia, l’ennesima avvenuta a pochi giorni di distanza dalla morte del sub di 38 anni Pasquale Roselli, deceduto in mare durante una battuta di frutti di mare.
Giovanni Tedeschi, comandante di una imbarcazione più piccola di un normale motopeschereccio, era uscito in mare insieme figlio Domenico intorno alle 2.00 di questa notte quando all’improvviso, tra Trani e Barletta, a causa del mare troppo agitato, si è aperta una falla all’altezza della canula del timone e il mezzo ha iniziato ad imbarcare acqua. Il motore è andato in corto circuito e Tedeschi non è riuscito ad inviare le coordinate di posizione al locale ufficio marittimo per essere soccorso.
A quel punto ha chiamato i suoi fratelli, anche loro pescatori ed usciti in mare con i loro pescherecci per le normali attività di pesca e li ha informati di quanto stava accadendo. Uno dei fratelli giunto per primo sul posto ha provato a rianimarlo in tutti i modi ma non c’è stato niente da fare, Tedeschi era già morto. Nel frattempo sono giunti gli altri fratelli che a poche centinaia di metri dal luogo della tragedia hanno visto la barca affonda. Uno dei fratelli ha riferito che Giovanni è stato trovato già in mare con la testa rivolta verso l’ acqua e che ragazzo, invece, accortosi che la barca stava affondando, si è tolto tutti i vestiti e gli stivali, per essere piè leggero e non andare a fondo, e si è gettato in mare riuscendosi a salvare. Sul posto sono giunte tre motovedette della Guardia costiera.
L’imbarcazione a causa di piccole anomalie a bordo , non sarebbe potuta uscire in mare. Infatti alcuni giorni fa il comandante dell’Ufficio locale marittimo, Stefano Sarpi, aveva provveduto a firmare una diffida. Divieto che è stato violato.
Il peschereccio è stato recuperato e trasportato in porto. Sulla banchina del molo di Santa Lucia c’erano gli uomini e il comandante dell’ufficio marittimo di Trani, carabinieri e polizia e il pm del Tribunale di Trani Luigi Scimè ha aperto un fascicolo sul caso. Non si esclude che venga disposta l’autopsia per stabilire le cause del decesso: annegamento, malore o se ha sbattuto prima di cadere in mare.
di Antonella Loprieno
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