Mancano soltanto due giorni al fatidico 23 marzo, termine ultimo utile per chiedere la restituzione del fascicolo con il quale gli uffici della Regione Puglia avevano chiesto al Consiglio dei Ministri il via libera alla discarica nel sito di Grottelline in territorio di Spinazzola, cioè nella sesta Provincia.
A ricordarlo al presidente Emiliano è Francesco Ventola, esponente in Regione del gruppo “Conservatori e Riformisti” con la seguente nota:
“Non basta fare annunci e non ci si può svegliare ogni volta come Cenerentola, beatamente addormentata nel bosco. Se il tempo passa lasciando i proclami al loro destino, noi non ci stiamo.
E’ questo ciò che continua ad accadere sulla vicenda del sito di Grottelline nell’agro di Spinazzola per la quale a fine febbraio il governatore Emiliano a parole ebbe a lanciare fulmini e saette nei confronti del suo dirigente regionale che aveva trasmesso il fascicolo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il via libera alla discarica.
Sarà che il governatore Emiliano è preso da molti problemi e dalle continue diatribe aperte più o meno strumentalmente con il presidente Renzi, ma la problematica Grottelline non è cosa da poco, se non si vuol pensar male di sorprese e disappunti postumi di chi comanda senza sapere come si muova il suo corpo.
E’ nota a tutti la posizione delle forze politiche e sociali che hanno espresso la generale e netta contrarietà alla realizzazione di quell’impianto. Lo stesso Presidente Emiliano, nel rendere note le sue perplessità sul progetto, a novembre scorso ebbe a dichiarare che di fronte alla contrarietà della realizzazione della discarica di Comuni ed Oga, la Regione ne avrebbe preso atto comportandosi di conseguenza.
Siamo intervenuti sempre e puntualmente per prevenire infausti accadimenti. Oltre alle posizioni politiche espresse su ogni tavolo, a gennaio abbiamo anche presentato un ordine del giorno in Consiglio Regionale per risollevare la questione e pretendere l’autodeterminazione. Grottelline è un problema nostro perché è nostro il territorio, perché ne conosciamo bene gli eventi che sin qui lo hanno contraddistinto, ne conosciamo i fatti, le criticità idro-geomorfologiche ed il suo valore storico, naturalistico, culturale e archeologico. Siamo noi a dover decidere sui nostri destini come su quelli dei nostri figli.
Invece, nonostante i pareri negativi espressi dagli enti coinvolti nella Conferenza di Servizi, a fine febbraio le carte sono state trasmesse a Roma.
Siamo tornati sulla stampa per stigmatizzare questi fatti nel silenzio del governo regionale. Puntuali i rituali interventi di un Emiliano sorpreso che scarica la responsabilità sulle strutture regionali. E poi? Nuovamente il nulla ed il baratro dei rischi di decisioni nazionali contro le quali ci troveremmo a subire un improbabile recupero a cose fatte!
E’ passato un altro mese da quello che sembrava un risveglio di soprassalto di Emiliano. Fatta colazione con un buon caffè, tutto sembra essere tornato alla calma. Si spererà mica di poter scaricare le colpe sul nemico di Palazzo Chigi.
No, caro governatore! La gente aspetta coerenza e fatti concreti. A che punto siamo? Cosa è stato fatto perché la Regione si esprima direttamente e chiuda l’ipotesi discarica a Grottelline?
Dopodomani, 23 marzo, scade il termine entro il quale poter chiedere la restituzione del fascicolo. Se non lo ha già fatto, si muova! Non siamo solo noi a chiederglielo, risponda con i fatti, stavolta!”.
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