Trani fino al 19 marzo è capitale dell’ebraismo. Nell’ambito degli appuntamenti inseriti nel cartellone della 4^ edizione di (ossia “Va’ verso te stesso”), un grande rilievo è stato dato ai fatti di Monaco del 1972, quando alle olimpiadi estive di quell’anno a Monaco di Baviera in Germania , un commando dell’organizzazione terroristica palestinese Settembre Nero fece irruzione negli alloggi degli atleti israeliani del villaggio olimpico e ne uccise 11.
Prima della proiezione del film Munich di Steven Spielberg (2005), interessante e cariche di emotività sono state le testimonianze relative all’anno della perdita dell’innocenza. La conferenza “Noi non dimentichiamo. I fatti di Monaco 1972”, ha ripercorso i momenti più atroci subiti dagli ebrei, storie che non hanno lasciato indifferente i presenti nella sala della fondazione Seca presso il Polo Museale. Un dramma che si sta attualmente alimentando con gli attentati terroristici dell’ISIS.
Storie che possono essere generalizzate a qualunque ebreo vissuto in Libia e cacciato via senza avere la possibilità di raccogliere nessun effetto personale, ha evidenziato lo scrittore e giornalista Raphael Luzon autore del libro “Tramonto libico” con prefazione di Roberto Saviano. Racconta la sua vicenda carica di “rabbia perchè abbiamo subito tante violenze dagli arabi”
Commovente anche la storia della scrittrice Miriam Rebhun di madre napoletana e padre berlinese. Lei è vissuta fino a due anni ad Haifa nella Palestina sotto Mandato Britannico. Poi, il padre, appena 29 enne, è stato colpito mortalmente alla testa da un proiettile sparato casualmente da un cecchino. “Mia madre 23 enne, carica di dolore, ha avuto la forza di tornare a Napoli e di prendersi cura di me“. Con voce spezzata ha infine dichiarato: “ Il terrorismo è la storia dell mia vita, fa parte della mia vita“.
Tra i presenti Silvia Godelli già Assessore al Mediterraneo, Cultura, Turismo Regione Puglia. “Non facciamo che nelle religioni ci possa essere una strumentalizzazione ideologica e non azzardiamoci a generalizzare perche potrebbe essere pericoloso. La solidarietà deve essere il sentimento che deve accomunarci ai fratelli ebrei che hanno subito sulla propria pelle la persecuzione”. Un pensiero, quello della Godelli, breve ma intenso. Un ammonimento doveroso in un momento di forte tensione terroristica.
Alla conferenza è intervenuto anche Abdullah Massimo Cozzolino, presidente del centro islamico di Napoli.
di Antonella Loprieno
Send this to a friend