Prendendo spunto dalla Festa della Donna che si festeggia l’8 marzo vogliamo proporre ai nostri lettori due libri scritti da giovani donne pugliesi:
Homo homini virus – Autrice Ilaria Palomba – Editore Meridiano Zero, 2015
Homo homini virus è il ritratto esasperato di un contesto sociale che rovina e in cui ognuno è per l’altro un virus pericoloso. Una storia di passioni ossessive, tradimenti, ferite e complicità. È la storia di due giovani che cercano di farsi strada nel mondo del giornalismo e dell’arte, ma vengono schiacciati dal loro stesso bisogno di approvazione.
Angelo è un trentenne amante del rock, sbarcato a Roma dalla Puglia con il sogno di diventare giornalista e scrivere su riviste musicali. Il suo professore, meschino direttore di una testata giornalistica, lo considera un debole e lo umilia fino a sedurre l’ambiziosa Luisa, algida ragazza di Angelo e studentessa modello dello stesso corso. Il professor Paolini non si fa scrupoli a sfruttare i suoi allievi e a spingere Angelo verso il mondo della body art, per poterne usare gli articoli. Si tratta di un mondo che Angelo inizialmente disprezza, ma che imparerà ad amare dopo l’incontro con Iris, selvaggia performer che usa il proprio sangue come inchiostro. Angelo metterà in discussione la sua intera esistenza per Iris, il cui desiderio di emergere si rivela espressione di antiche ferite. Iris, a sua volta affascinata da Tamara, attricetta smaliziata, si troverà irretita in un turbine di rapporti nei quali è incapace di distinguere l’affetto disinteressato dal calcolo opportunista. Quando l’arte è strumentalizzata dai media, è facile cadere in un mondo infernale in cui non esistono amici e in cui ognuno diventa virus per l’altro. Ne emerge un cocktail di tematiche forti: solitudine, ambizione, meschinità, eccesso, paura, scetticismo, egocentrismo, una continua lotta contro i propri demoni. Primo fra tutti la fragilità che sia Iris che Angelo dimostrano di avere, una evidente debolezza dove ognuno trova il modo di auto compiacersi o auto distruggersi in una delirante e dilaniante realtà che abbandona e prende a schiaffi.
Ilaria Palomba nasce a Bari nel 1987 e comincia a scrivere molto presto. Laureata in Filosofia e vincitrice di una borsa di studio presso la Sorbonne ha modo di approfondire l’interesse per il postmoderno seguendo i seminari di Michel Maffesoli e facendo ricerca sulle forme d’arte che pongono il corpo al centro dell’indagine. Già stimata autrice di precedenti libri e raccolte. Attualmente vive a Roma
Non Respirare – Autrice Elisabetta Pastore – Editore Frassinelli, 2016
Non Respirare è il romanzo scritto abilmente dalla giovane Elisabetta Pastore, alla sua prima esperienza di scrittrice. Un romanzo che incalza, che ti invita a non fermarti, a non respirare appunto e che ti consente di andare avanti in un vortice che travolge ed incuriosisce. Ne emerge un ritratto attento della generazione post-tutto: ragazzi in metropoli ostili, obbligati a lottare per se stessi e per i propri sentimenti per salvarsi dal precipizio dell’emarginazione economica e morale.
Veronica trent’anni, pugliese d’origine, vive a Roma con Marco, eroinomane. Per pagare l’affitto e mantenere il suo fidanzato, fa due lavori: di giorno è avvocato in un importante studio della città, di notte diventa la centralinista di una hot line. Tra i muri putridi di una bettola anni Settanta nella periferia romana, si fa chiamare Jasmine e si confronta con la triste solitudine di una moltitudine di voci. Perverse, disperate, fascinose. Si divide, Veronica, tra il formalismo e la compostezza artefatta dell’ambiente legale e la spudoratezza sudicia e vile dei frequentatori notturni. Due vite in un corpo solo che faticano a restare separate e finiranno poi per incrociarsi. Non respirare è la storia di una trentenne dei giorni nostri, che inevitabilmente si scontra e si incastra con le discrasie del suo tempo, in una città che incanta, rapisce e tradisce. E la descrizione, sensazioni, percezioni, stati d’animo che una grande città come Roma ti dà sono delineate alla perfezione. Un dipinto espressivo della Capitale vista al di fuori e al di dentro di così come appare. Non è un caso che sia la Pastore che la Palomba, originarie della Puglia, abbiano realmente vissuto a Roma, una città che impari a scoprire solo dopo un po’ e che inevitabilmente finisci per amara e odiare allo stesso tempo.
Per la Pastore, l’idea di scrivere il romanzo è nata quando facendo la pendolare dalla Puglia a Roma, ha avuto occasione di notare che la tipologia di annunci sulle riviste per cercare lavoro era costituita prevalentemente da annunci di centraliniste erotiche. Un dato strano, quasi inquietante e così partendo da qui, l’autrice, aiutata anche dalla sua professione di avvocato, ha deciso di approfondire il tema. Il tutto ha portato alla luce un romanzo di scorrevole lettura, avvincente, profondo e sensuale, che racconta quanto sia difficile trovare un equilibrio, godere di libertà e soprattutto quanto sia necessario un consapevole impegno e molto coraggio per raggiungerli.
Elisabetta Pastore nasce in Puglia, ad Andria, nel 1980 e nella sua vita reale fa l’avvocato. Non respirare è il suo primo romanzo, segnalato dal Premio Calvino nel 2014.
di Annalisa Lullo
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