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Trani – Sfratto alla Lampara: incontro tra Comune e Cooperativa, si va verso una trattativa

24 Febbraio, 2016 | scritto da Redazione
Trani – Sfratto alla Lampara: incontro tra Comune e Cooperativa, si va verso una trattativa
Attualità
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Dopo poco più di un mese dalla notifica di sgombero dei locali dello storico locale tranese, i gestori de la “Lavoratori Lampara Cooperativa”  sono stati ricevuti, ieri pomeriggio a Palazzo di Città,  dall’Amministrazione Comunale. Si è trattato di un incontro interlocutorio a cui hanno partecipato il sindaco Bottaro,  i consiglieri di maggioranza e alcuni dirigenti a Palazzo di amministrativi e per la Lampara il presidente Giorgio Lattante e il legale della cooperativa. Tutti insieme hanno cercato di trovare una soluzione  economica e burocratica  in quanto a metà gennaio scorso è stato notificato uno sfratto per un debito di oltre 200 mila euro per fitti non pagati dalla precedente gestione  al Comune in quanto la Lampara è situata in un immobile pubblico di proprietà comunale.

“Sono fiducioso – ha riferito il presidente de La Lampara Giorgio Lattante –  perche insieme stiamo trovando la strada giusta per risolvere bonariamente e legalmente la questione. Sul banco degli imputati, il debito pregresso che in parte stavamo di corrispondendo a rate al Comune oltre al fitto di locazione che stiamo pagando regolarmente”.

Per quanto riguarda il “presunto sub affitto” degli attuali gestori, visto che il titolare del contratto d’affitto con il Comune era la  “Didi Strategie ed eventi di Di Lollo Antonio”, Lattante ha precisato che  tra gli atti di protocollo del comune risulta la comunicazione di fitto d’azienda effettuata dalla cooperativa al momento del subentro al vecchio gestore.

Durante l’incontro sono state poste al vaglio dei presenti due proposte interessanti che permetterebbero al Comune di recuperare la somma dovuta e ai gestori de La Lampara di poter continuare l’attività in assoluta regolarità e tranquillità.

“Sicuramente ci rivedremo per la prima settimana di marzo per definire le modalità dell’accordo –  ha concluso Lattante – poichè il tempo è tiranno. Scadono, infatti,  il 15 marzo i giorni di tempo concessi per sgomberare la struttura e i giorni per poter ricorrere al Tar della Puglia.

di Antonella Loprieno

 

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