I bilanci degli Enti pubblici non fanno eccezione a una regola fondamentale di buon senso: le somme a disposizione non sono infinite e pertanto occorre un diligente lavoro di ripartizione perché le esigenze di tutta la comunità, intermini di servizi, siano soddisfatte. Succede però che chi gioca meglio le sue carte riesca ad avere più voce in capitolo di altri. Un esempio? Barletta e i suoi rappresentanti in Regione. Tra gli emendamenti approvati finora nel bilancio di previsione 2016 e pluriennale 2016/18, in discussione a Bari, figurano diverse somme – anche di una certa entità – destinate a quel territorio e alle sue specifiche esigenze.
Dalla nota consuntiva dei lavori dell’ufficio di Consiglio si apprende che : “Per dare attuazione alla legge regionale 28/2004 finalizzata alla valorizzazione e divulgazione dei luoghi e della storia relativa alla Battaglia di Canne, l’articolo 30 assegna una dotazione finanziaria di 300mila euro.L’articolo 31 prevede lo stanziamento di 200mila euro per l’attuazione della legge regionale 37/2007 istitutiva del parco naturale regionale “Fiume Ofanto”.
L’articolo 38 prevede un finanziamento di 100 mila euro per implementare ed assicurare ulteriori risorse occorrenti ad interventi di indagine connessi al monitoraggio ambientale integrato nel territorio della città di Barletta”. Bene, benissimo.
Ma i rappresentanti delle altre comunità della Bat che fanno? In regione ci sono complessivamente sette rappresentanti della sesta provincia. Non ci sono emergenze da fronteggiare e cause da perorare anche nei comuni viciniori a Barletta?Attendiamo fiduciosi smentite con i prossimi articoli approvati in Bilancio.
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