La Puglia è pronta per un progetto di sviluppo a lunga gittata nel settore turistico. I dati sono eloquenti: nel 2015 la regione ha visto incrementare gli arrivi dall’estero del 9%, a fronte degli arrivi internazionali in Italia cresciuti del 3,in Europa del 5 e nel mondo del 4,4.
Una tendenza che, anche se non consente di adagiarsi sugli allori, rappresenta un motivo di slancio e stimolo in più, per implementare questa crescita invidiabile. “Se c’è un settore dove si può davvero lavorare per far crescere l’economia e creare posti di lavoro in Puglia – afferma l’assessore alla Cultura e Turismo della Regione Puglia, Loredana Capone – quel settore è il turismo. Per questo stiamo lavorando a un piano strategico che tenga conto delle diverse attrattività del territorio pugliese e, al contempo, lavori su quattro priorità: prodotto, formazione, accoglienza, promozione, legate dal filo dell’innovazione”.
Il settore ha quindi grossi margini di crescita.“Siamo ancora molto lontani dal tasso di internazionalizzazione italiano: 20 per cento della Puglia contro il 49 dell’Italia – conclude Capone – e abbiamo quindi ancora ampi margini di sviluppo sui mercati esteri. Gli operatori pugliesi inseriscono l’incremento dei collegamenti aerei e ferroviari, la banda larga e la formazione tra i bisogni basilari per lo sviluppo turistico della regione, oltre alla implementazione dei servizi di comunicazione per il turista e alla creazione di pacchetti all season”.
di Damiana Dorotea Sgaramella
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