La Fidelis è crollata ancora una volta nell’ormai penetrabile Degli Ulivi: l’Akragas s’è imposta col risultato di 2-1. L’impianto andriese si sta rivelando tutt’altro che un fortino, la squadra sicula è infatti la quinta in stagione ad aver colto l’intera posta in palio al suo interno. Una sconfitta che complica la rincorsa salvezza, specie dopo il punto di penalità inflitto in settimana agli azzurri.
Nel primo tempo, il primo gol ha evidenziato tutte le difficoltà della Fidelis in fase d’impostazione: da un errore di Cortellini è nata la ripartenza che ha portato allo 0-1 di Di Grazia. Prima e dopo, pericoloso solo Piccinini, col palo e Maurantonio a respingere i tentativi del centrocampista andriese. Nella ripresa, poi, ancora il portiere ospite ha respinto tutti i tentativi azzurri, sino al raddoppio siglato da Di Piazza in contropiede. Sotto di due gol, D’Angelo ha sbilanciato la squadra nel tentativo di raddrizzare il match. Intento compiuto sola a metà, grazie al gol siglato da De Vena. Poi, sino al triplice fischio, poco altro.
La Fidelis, dunque, ha perso la sua gara in ripartenza, palesando ancora una volta gravi carenze in cabina di regia. Un difetto strutturale grossolano ed evidente, che ha causato la maggior parte dei capitomboli interni. E non solo. Ma ciò che è ancora più grave è l’aver toppato in uno scontro diretto cruciale. Il progetto D’Angelo vacilla. Per lo scatto salvezza, forse, servirebbe una scossa.
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