Il 10 febbraio si celebra in Italia il “Giorno del Ricordo”, istituito dalla legge 92/2004 “ al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale “.
Per molto tempo sul massacro delle foibe e sull’esodo dei giuliani ha regnato un pesante quanto incomprensibile silenzio, e, solo in tempi recenti, grazie anche all’approvazione della suddetta legge, è stata riportata alla luce una tragica pagina della storia italiana. Donne, uomini, anziani e bambini gettati brutalmente nelle foibe per il sol fatto di essere italiani: una pulizia etnica in piena regola mascherata da azione di guerra o vendetta contro i fascisti. È proprio per rispetto nei confronti di chi è morto difendendo la propria italianità, che sentiamo il dovere di ricordare quel massacro.
Non esistono stragi che meritano e stragi che non meritano di essere ricordate; un genocidio è tale da chiunque e contro chiunque venga perpetrato, ed è inaccettabile che si venga uccisi a causa della propria nazionalità. Ricordare la nostra storia significa riappropriarci della nostra identità, rispettare e riaffermare quell’identità nazionale oggi, spesse volte, dimenticata o addirittura violentata, e si traduce in un monito affinché avvenimenti del genere appartengano solo al passato e non si ripetano più.
Mercoledì 10 febbraio, nel Parco della Rimembranza (Monumento ai Caduti) alle ore 11.00, ci sarà la deposizione e benedizione di una corona di alloro al Cippo commemorativo dedicato ai Martiri delle Foibe e dell’Esodo Giuliano-Dalmata alla presenza di tutte le Autorità civili, religiose e militari, dei rappresentanti delle associazioni organizzatrici e della Città di Andria, nonché di una rappresentanza di studenti andriesi.
Il giorno venerdì 12 febbraio, alle ore 18.30, la biblioteca “Giuseppe Ceci” ospiterà un incontro sul tema, alla presenza del Prof. Gianni Oliva, storico e giornalista italiano.
A moderare l’incontro sarà Michele de Feudis, giornalista del Corriere del Mezzogiorno e rappresentante del Comitato 10 febbraio.
Durante il convegno saranno inoltre presentati i lavori di ricerca dei partecipanti al progetto letterario “ il 10 Febbraio. Giorno del Ricordo.”
Ad organizzare l’evento, l’Associazione Puntoit in collaborazione con l’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), il Comitato 10 febbraio e la Libreria Mondadori Andria.
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NON DIMENTICHIAMOLO
Antonio PAPAGNI
Polizia di Stato
Famedio della Questura di Trieste
Bisceglie (BT) – 08/03/1918
Trieste – 03/05/1945
Martire delle Foibe
Unica colpa: essere Italiano
In onore e ricordo
Gentili Signori,
gradiremmo sapere cortesemente se è in atto la delibera per l’intitolazione di un luogo pubblico, in ricordo ed onore del Vostro Concittadino, Antonio Papagni, massacrato nelle foibe, lontano dalla Sua Terra natia: unica colpa: ESSERE ITALIANO.
La promessa di proposta della delibera è stata fatta dal Vostro Comune nel 2010 e, dato che dobbiamo pubblicare l’elenco aggiornato delle città che hanno onorato i Martiri delle Foibe nella propria toponomastica, avremmo piacere di cancellare la scritta Bisceglie: “in attesa dal 2010”, ma inserire Bisceglie “delibera 2018”, dopo otto anni è doveroso, per il prossimo 10 febbraio 2019 Giorno del Ricordo. Legge 92 del 30 marzo 2004.
Cortesemente potete trasferire questa richiesta urgente anche a chi si occupa centralmente e sensibilmente della toponomastica?
Attendiamo una cortese risposta
Distintamente, in onore di tutti i Caduti
PS In allegato l’elenco delle oltre 650 città d’Italia che hanno onorato i Martiri delle Foibe nella propria toponomastica o memorialistica
L’aggiornamento e pubblicazione dell’elenco sono fissati per fine settembre c.a.
Volontariato per non dimenticare
Associazione Nazionale familiari di Caduti infoibati o diversamente massacrati dai comunisti italo-sloveni ed italo-croati, nelle zone del FVG ed ex Jugoslavia, Trieste.